L’attacco frontale del governo Meloni alle famiglie arcobaleno e alle coppie LGBTQIA ha causato uno tsunami di reazioni, politiche e non. In attesa che sabato la prima piazza si faccia sentire a Milano, Cathy La Torre, avvocata e attivista italiana, è intervenuta in diretta su La7 a Otto e Mezzo.
“Voi attivisti cosa vi aspettavate da un governo di destra, era ampiamente scritto che sulla questione dei diritti non si sarebbero fatti passi avanti, no?”, le ha chiesto la conduttrice Lilli Gruber, con La Torre che ha così replicato.
“Devo dirle la verità? Mi aspettavo che dopo anni di retorica del “ci sono cose più importanti dei diritti civili” si occupassero finalmente di altro e non soltanto dei diritti civili per toglierceli o non darceli o negarceli. Mi aspettavo che si concentrassero su tutto quello che parlano da anni e si dimenticassero di noi, visto che per anni ci hanno detto che ci sono cose più importanti dei diritti civili. Invece sono ossessionati dai diritti civili, perché evidentemente non riescono a fare nient’altro“.
Ospite in studio, Italo Bocchino, direttore del Secolo d’Italia, ha spiegato il perché a suo dire la commissione del Senato non ha approvato il regolamento europeo che prevede l’adozione di un certificato di filiazione. “Per due ragioni. L’Italia ha una legge che vieta la maternità surrogata. Con l’iscrizione automatica dei figli della maternità surrogata all’anagrafe dei comuni si aggirerebbe una norma. Poi perché la Cassazione ha detto che non si può fare“. Peccato che in quel regolamento UE la gestazione per altri, vietata nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, non c’entri assolutamente nulla.
Cathy La Torre ha ricordato a Bocchino come la Corte di Cassazione dica che i bambini hanno l’interesse supremo di avere due genitori. “Sottoporre questi bambini al sistema dello stepchild adoption che dura anni, vuol dire costringere questi bambini a non avere per anni alcun tipo di garanzia. Sono bambini che esistono. Anche se ostacoliamo questi bambini, loro esistono e vanno tutelati“.
Alessandro De Angelis, vicedirettore dell’Huffington Post, ha ribadito come questo governo non riconosca la realtà, raccontando un aneddoto su Nichi Vendola. “L’Italia non è così, è un Paese dove Nichi Vendola in centro per Roma è sommerso d’affetto. Lui e suo figlio. Mentre il panettiere gli regalava i dolci per suo figlio gli ha detto, “però domenica io voto la Meloni”. Questo Governo sta rispondendo ad un’Italia che non c’è più, restringe il campo. I diritti sono stati molto più metabolizzati dalla realtà italiana rispetto a quanto il governo pensi“.
Nella giornata di ieri ci sono state anche le reazioni dei Papà per Scelta di Tommaso Zorzi, in lacrime dinanzi al fatto che in questo Paese non potrà mai diventare padre.
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