Carlo e Chris, celebri papà per scelta su Instagram, sono tornati ad attaccare il governo Meloni, dopo che quest’ultimo ha intimato il sindaco di Milano Beppe Sala a non trascrivere certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme.
Sala ha oggi annunciato battaglia, con i due papà per scelta che si sono augurati non sia “l’unico sindaco dissidente, in un paese miope che non vuole equiparare i diritti di noi famiglie omogenitoriali. Bambini e bambine che dovrebbero vivere nel limbo, perché come afferma il Ministero dell’Interno, saranno i Tribunali a valutare i singoli casi e le richieste di “adozione in casi particolari” dei genitori non biologici“, hanno scritto Carlo e Chris. “Famiglie che sarebbero quindi costrette a ricevere in casa visite di assistenti sociali, psicologi, magistrati e giudici. E poco importa se in tutte le recenti sentenze Giudici e Tribunali, che accolgono i ricorsi di queste famiglie, ribadiscono l’ovvio, ovvero che il riconoscimento di entrambe le figure primarie è essenziale per la tutela dei diritti dei minori“.
In varie sentenze più tribunali hanno chiesto alla politica di legiferare, ma da anni questa finge di non sentire e/o di non voler capire.
“Non possiamo che definire VIOLENZA ISTITUZIONALE questo accanimento nei confronti delle nostre famiglie“, hanno proseguito Carlo e Cris, che si sono così appellati “agli alleati e alle opposizioni, che prendano a cuore il destino e la felicità dei nostri bambini, e a tutti i sindaci d’Italia che prendano esempio da Beppe Sala, perché uno Stato non può realmente definirsi CIVILE se non sa prendersi cura dei soggetti più’ fragili. Le rivoluzioni cominciano quando qualcuno batte i piedi e dice basta, perché le ingiustizie si combattono, e perche’ siamo un popolo più civile di quello che qualcuno vuole farci credere“.
Nel video pubblicato su Instagram la Famiglia De Florio ha spiegato cosa significhi non poter registrare un bambino in Italia.
“Se quel bambino non viene riconosciuto non avrà accesso ai servizi essenziali come la sanità o l’istruzione. Oggi è possibile registrare solo il genitore biologico, l’altro deve fare richiesta di adozione per i casi speciali. Questo significa costi importanti di un avvocato, attendere anche anni prima che un tribunale si pronunci, significa ricevere visite di un assistente sociale che verifica se tu sia in grado di crescere o meno tuo figlio. Significa mettere in discussione un’intera identità famigliare. Se io e Christian avessimo accettato questo ricatto Julian e Sebastian non sarebbero stati considerati fratelli in questo Paese. Io e Christian ci saremmo dovuti dichiarare padri single, di fatto dichiarando il falso. Impedire il riconoscimento dei nostri figli non risolverà il tasso di disoccupazione, il debito pubblico, l’inflazione, l’aumento delle bollette, il costo della benzina, il gender gap salariale. Ma è solo un atto di discriminazione che vìola i diritti fondamentali di migliaia di bambini a vedersi riconosciuti entrambi i genitori. Le famiglie omogenitoriali in questo Paese esistono, non chiediamo favori alla politica. Pretendiamo quello che qualsiasi Paese democratico deve garantire, pari dignità a tutte le famiglie. Avete la responsabilità di proteggere anche i nostri figli“.
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