L’ennesimo, indecente, discorso pregno di menzogne. Inaccettabili, da parte di un ex ministro della Repubblica nonché Deputata. Giorgia Meloni ha diffuso bugie a buon mercato in Piazza del Popolo, questa mattina, attaccando la legge contro l’omotransfobia e la misoginia che arriverà in aula il 27 luglio prossimo.
La leader di Fratelli d’Italia ha definito il DDL Zan “una deriva liberticida che non risparmia nessuno. Metteranno in galera chi è contro l’utero in affitto. Questa furia iconoclasta che non risparmia nessuno, tutti razzisti… ma l’unico razzismo è l’ignoranza che alberga nelle loro menti”. Come detto, ma va ripetuto e rimarcato, una bugia dietro l’altra. Persino l’Avvenire ha dovuto ammettere che è “fuoriposto il grido d’allarme di chi parla di bavaglio alla libertà d’espressione”, eppure la Meloni insiste su questo tasto, mentendo sapendo di mentire.
Spudoratamente, per gettare fumo negli occhi dei propri elettori e di quegli italiani poco informati sul DDL Zan, presentato ufficialmente nel suo testo base in cui non esiste alcun ‘reato di propaganda’. Chi è contrario all’utero in affitto, che ricordiamolo in Italia è già vietato per legge, potrà serenamente continuare ad esserlo. E ad esternare la propria contrarietà, fino a quando non andrà ad incitare alla violenza nei confronti delle persone LGBT.
Al fianco della Meloni il compare Matteo Salvini, che solo pochi giorni fa aveva chiesto una legge contro l’inesistente “eterofobia”. Il leader leghista ha annunciato il proprio sostegno al popolo del Family Day che dall’11 al 16 luglio scenderà in piazza per dire no al DDL Zan (“sarò con loro con il cuore“), per poi affondare il colpo.
Premetto che lo Stato come non deve entrare in negozio con gli studi di settore, non deve entrare in camera da letto, ognuno sarà libero di amare chi vuole. Ma non passate per legge contro l’omofobia una legge che mette solo il bavaglio a chi rispetta le scelte di vita di chiunque ma ritiene di dover gridare al mondo che un bimbo nasce e viene adottato se ci sono una mamma e un papà. Ritenete giusto rischiare la galera per difendere questo concetto basilare, sì o no?
Altra menzogna indecente, altro fumo gettato negli occhi del proprio elettorato, che dalla piazza semivuota di Roma ha con sua somma sorpresa gridato, in coro, “SÌ”.
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