Persecuzione fascista
Dal 1936 al 1939 ci fu una delle persecuzioni omosessuali che più ci riguarda da vicino, ovvero quella voluta dalla dittatura fascista di Mussolini.
Seppur, a differenza del nazionalsocialismo con il suo paragrafo 175, non esistesse una specifica normativa nel Codice Penale Rocco, gli omosessuali, le lesbiche, i transessuali venivano totalmente esclusi dalla società, in quanto ritenuti un pericolo per la difesa della razza.
La repressione dell’omosessualità veniva affidata alla polizia che provvedeva alle pratiche di ammonizione nei confronti degli omosessuali: molti furono confinati nelle isole del Mediterraneo, in particolare nelle Tremiti.