Persecuzione comunista
L’ascesa di Stalin al potere nell’Unione Sovietica portò alla persecuzione degli omosessuali che venivano considerati come il risultato di una classe borghese corrotta e decadente, che andava eliminata.
Non si conosce il numero esatto delle vittime omosessuali che conobbero la sofferenza e la morte nei campi di lavoro pensati per i criminali, i gulag. Sicuramente sono state moltissime.
Una ricerca sul tema, come dice Giovanni dall’Orto nel suo saggio storico, non è mai stata svolta e probabilmente non verrà mai fatta, visto “l’attuale clima di omofobia di Stato”.