Donald Trump

Primi anni e formazione di Donald Trump

Donald John Trump è nato il 14 giugno 1946, precisamente a Jamaica Estates, nel Queens, uno dei cinque sobborghi di New York. È il quarto di cinque figli di Fred C. Trump, un prominente promotore immobiliare, e Mary Anne MacLeod Trump, originaria della Scozia. Durante la sua infanzia, i genitori impartirono a Donald e ai suoi fratelli una disciplina rigida.

Donald ha iniziato la sua educazione alla Kew-Forest School, una scuola privata nel Queens. A causa di comportamenti ribelli durante l’adolescenza, è stato trasferito alla New York Military Academy (NYMA) all’età di 13 anni. Questa esperienza si è rivelata decisiva per il suo sviluppo: ha migliorato sia il suo rendimento scolastico che le sue capacità di leadership. Alla NYMA, Trump è diventato capitano della squadra di baseball e ha raggiunto il grado di capitano degli studenti​.

Dopo aver ottenuto il diploma nel 1964, Donald ha frequentato la Fordham University a New York per due anni. Successivamente, si è trasferito alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, dove si è laureato nel 1968 in economia. Durante i suoi anni universitari, Trump ha lavorato nelle aziende di famiglia durante le estati, acquisendo esperienze preziose nel settore immobiliare sotto la guida del padre.

Fred Trump è stato una figura chiave nella vita di Donald, agendo non solo come padre ma anche come mentore professionale. Grazie a Fred, che aveva costruito un vasto impero immobiliare, Donald ha avuto la possibilità di immergersi direttamente nel mondo degli affari, imparando i rudimenti del settore che poi avrebbe dominato come adulto.

Approfondimento sulla carriera politica di Donald Trump

Donald Trump, nonostante non avesse esperienza politica o militare precedente, ha intrapreso una carriera politica che lo ha portato alla presidenza degli Stati Uniti. La sua ascesa politica è stata segnata da una serie di eventi e decisioni che hanno avuto un impatto significativo sulla politica americana e internazionale.

Prima di candidarsi alla presidenza, Donald Trump aveva espresso interesse per la politica diverse volte, ma non aveva mai ricoperto alcuna carica elettiva. La sua decisione di correre per la presidenza è stata ufficializzata nel giugno 2015, quando ha annunciato la sua candidatura dal Trump Tower di New York​. La campagna di Trump si è concentrata su temi come l’immigrazione, il commercio e la politica estera, con un forte accento sul nazionalismo e un approccio conservatore e populista.

Durante la campagna elettorale del 2016, Trump ha utilizzato uno stile diretto e spesso controverso, attirando l’attenzione dei media e polarizzando l’opinione pubblica. Nonostante le previsioni lo dessero per sconfitto, Trump ha vinto le elezioni presidenziali del novembre 2016, sconfiggendo la candidata democratica Hillary Clinton. La sua vittoria è stata attribuita in parte alla sua capacità di parlare direttamente a un elettorato che si sentiva trascurato dallo establishment politico.

La presidenza

Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti nel novembre del 2016. Durante il suo mandato, ha imposto un divieto di viaggio ai cittadini di vari paesi a maggioranza musulmana e ha iniziato la costruzione di un muro al confine con il Messico. Ha anche ritirato gli Stati Uniti da accordi internazionali importanti come l’Accordo di Parigi sul clima e l’accordo sul nucleare con l’Iran​.

Sul fronte economico, ha firmato il Tax Cuts and Jobs Act nel 2017, che ha ridotto le tasse per individui e aziende, e ha promosso politiche di deregolamentazione. La sua politica estera ha seguito un approccio isolazionista, con il ritiro degli Stati Uniti da diversi accordi internazionali e organizzazioni multilaterali.

Impeachment e controversie

Durante il suo mandato, Trump è stato oggetto di due procedimenti di impeachment. Il primo è avvenuto nel 2019, dove è stato accusato di abuso di potere e ostruzione del Congresso riguardo ai suoi rapporti con l’Ucraina. Il secondo impeachment è avvenuto nel 2021, dopo l’assalto al Campidoglio da parte dei suoi sostenitori. In entrambi i casi, il Senato lo ha assolto.

Elezioni del 2020 e periodo post-presidenza

Nelle elezioni del 2020, Trump è stato sconfitto dal candidato democratico Joe Biden. Dopo le elezioni, ha messo in discussione i risultati, affermando senza prove che c’era stata frode elettorale. Dopo aver lasciato la carica, ha continuato a esercitare una notevole influenza all’interno del Partito Repubblicano.

Donald Trump, nel contesto delle elezioni presidenziali del 2024, ha annunciato piani ambiziosi per un possibile secondo mandato. Intende inasprire ulteriormente le sue politiche commerciali, soprattutto nei confronti della Cina, e rimuovere alcune normative ambientali, in particolare quelle relative al clima. Trump ha anche proposto di eliminare l’agenzia governativa NOAA, un pilastro della scienza climatica negli Stati Uniti, e di bloccare l’uso di ricerche climatiche nel Pentagono​.

Vita personale di Donald Trump

Donald Trump ha avuto una vita personale ampiamente documentata e discussa, marcata da tre matrimoni e la nascita di cinque figli. Il suo primo matrimonio fu con Ivana Zelnickova, una modella ceca, nel 1977. Dalla loro unione nacquero tre figli: Donald Jr., Ivanka ed Eric. La coppia si separò nel 1992 a seguito di una pubblica e controversa rottura.

Nel 1993, Trump sposò l’attrice Marla Maples dopo una relazione che aveva catturato l’attenzione dei tabloid durante il suo primo matrimonio. Hanno avuto una figlia, Tiffany, nata nello stesso anno del matrimonio. La loro unione finì nel 1999​.

Il terzo e attuale matrimonio di Trump è con Melania Knauss, una modella slovena. Si sposarono nel 2005 e nel 2006 nacque il loro figlio, Barron​. Melania ha svolto il ruolo di First Lady durante la presidenza di Trump dal 2017 al 2021, assumendo un profilo pubblico più riservato rispetto ai predecessori ma partecipando attivamente a diverse iniziative sociali.

Le dinamiche e gli eventi della vita familiare di Trump hanno spesso trovato spazio nei media, influenzando l’immagine pubblica e la percezione del suo carattere e stile di leadership. La famiglia di Trump ha svolto un ruolo significativo durante la sua presidenza, con i figli adulti visibilmente coinvolti in politica e nelle attività dell’amministrazione.

Donald Trump e comunità LGBTIQ+

Durante la presidenza di Donald Trump, il suo rapporto e le sue politiche relative alla comunità LGBTIQ+ sono state oggetto di notevoli controversie e critiche. La presidenza Trump ha visto alcune decisioni che hanno avuto un impatto significativo sui diritti e sulle protezioni delle persone LGBTIQ+ negli Stati Uniti.

Una delle decisioni più note è stata il divieto imposto dal suo governo, annunciato via Twitter nel luglio del 2017, che vietava alle persone transgender di servire in qualsiasi capacità nelle forze armate statunitensi. Questo divieto è stato visto come un notevole passo indietro rispetto ai progressi fatti durante l’amministrazione Obama, che aveva permesso alle persone transgender di servire apertamente nell’esercito dal 2016. La decisione di Trump ha scatenato una serie di battaglie legali, con tribunali che hanno inizialmente bloccato il divieto, anche se alla fine è entrato in vigore nel 2019 prima di essere revocato dall’amministrazione Biden nel 2021.

Altri aspetti delle politiche di Trump relative alla comunità LGBTIQ+ includono la revoca delle linee guida emesse dall’amministrazione Obama che consigliavano alle scuole pubbliche di consentire a studentɜ transgender di usare i bagni e gli spogliatoi che corrispondessero alla loro identità di genere. L’amministrazione Trump ha anche proposto regole che avrebbero potuto permettere alle imprese e ai fornitori di assistenza sanitaria di rifiutare servizi alle persone LGBTIQ+ basandosi su obiezioni religiose o morali, una mossa che ha suscitato preoccupazioni per l’accesso alle cure mediche per queste comunità.

Inoltre, nonostante alcune dichiarazioni in cui si presentava come un sostenitore dei diritti LGBTIQ+ durante la campagna elettorale del 2016, le azioni dell’amministrazione Trump hanno frequentemente suggerito il contrario, portando molte organizzazioni per i diritti civili a criticare la sua amministrazione per aver eroso le protezioni per le persone LGBTIQ+ piuttosto che rafforzarle.

Queste decisioni hanno generato proteste e reazioni negative da parte di attivisti e gruppi per i diritti civili, che hanno accusato la presidenza Trump di discriminazione e di arretramento rispetto ai diritti conquistati dalla comunità LGBTIQ+.