È la giornata mondiale contro l’omo-bi-lesbo-transfobia, il momento in cui più degli altri giorni ricordiamo cos’era la nostra vita prima del 17 maggio 1990. In un momento così delicato, in cui i diritti di qualsiasi minoranza sono messi costantemente in discussione da un potere politico quantomeno cieco, se non addirittura tremendamente violento, vi consigliamo cinque libri che ci aiutano a comprendere chi eravamo quando ci nascondevamo, chi siamo stati e dunque chi siamo, forse addirittura chi saremo. Cinque libri per non dimenticarci di non abbassare abbassare la testa o arretrare, per continuare a diffondere le nostre istanze, le nostre voci.
1) Indietro non si torna – Monica J. Romano – Tea Libri
«Ora più che mai, occorre arrivare alle persone e prendersi la responsabilità di un linguaggio universalmente comprensibile. Se c’è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che, quando le cose si spiegano con parole comprensibili e mettendoci la faccia, le paure e i pregiudizi vengono meno».
A scrivere queste parole è Monica J. Romano, prima donna transgender in Italia a ricoprire la carica di consigliera comunale, che per Tea Libri ha appena pubblicato Indietro non si torna. Un libro in cui Romano ripercorre la sua storia personale e quella della comunità queer italiana, fotografando le battaglie, i fallimenti e i progressi di un paese che ogni tanto si dimentica di guardare avanti. La prefazione è di Alessandro Zan e il titolo è un’esortazione, una presa di posizione irremovibile: indietro non si torna, mai, neanche per prendere rincorse. Né oggi né domani.
2) L’abominevole diritto – Matteo M. Winkler, Gabriele Strazio – Il Saggiatore
Uscito per la prima volta più di un decennio fa, L’abominevole diritto di Matteo M. Winkler e Gabriele Strazio è un libro per certi versi superato e per altri ancora tremendamente (e tristemente) ancora al reale. Un testo di chiara vocazione legislativa, che delinea il contesto normativo italiano (e non solo) per mappare la situazione dei diritti umani e sociali. Quando Il Saggiatore lo pubblica, nel giugno del 2011, il decreto Cirinnà ancora non esiste e alcuni dei discorsi che portiamo avanti a proposito di progresso, famiglie, linguaggi e identità non sono ancora sul piatto. Vien da sé che il libro di Winkler e Strazio è da calare nel proprio contesto e da leggere con sguardo critico, capace di cogliere le connessioni profonde tra il passato e il nostro presente. Un libro che dimostra in che modo e perché un diritto può essere – ahinoi – ancora considerato abominevole.
3) Diritti umani – Yayo Herrero e Luis Demano – QuintoQuarto
Sui diritti non si torna indietro, non si deve tornare indietro: è questo l’assunto di partenza del libro di Yayo Herrero e Luis Demano, edito da Quinto Quarto. Un atlante dei diritti umani, che vuole portare il dibattito sui diritti umani nel cuore della società civile per ribadire che non si tratta di un discorso appannaggio delle nicchie e delle minoranze, ma di una possibilità di azione concreta che ha a che fare con il senso civico di ogni persona e con le nostre democrazie. Un volume di grandi dimensioni, colorato e ingombrante, che obbliga a far spazio e chiede di essere guardato e ci fa inciampare, costringendoci a riflettere intorno al nostro cammino verso la conquista dei diritti umani. Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti ai diritti dell’infanzia, dalle lotte operaie alle sfide per il futuro dell’ambiente e di tutte le minoranze. Donne, corpi migranti, identità queer: Diritti umani è una marcia intersezionale.
4) Questo libro è gay/Questo libro è trans – Juno Dawson – Sonda Edizioni
I libri di Juno Dawson pubblicati da Sonda – Questo libro è gay, Questo libro è trans – hanno il pregio di rispondere a molte, moltissime domande sulla sessualità e sulla cultura, sui temi che riguardano da vicino le soggettività, le istanze e la storia della comunità LGBTQIA+. Con una lingua limpida ed enorme capacità retorica, Dawson scrive testi informativi ma mai banali, bussole che aiutano a trovare la strada, a capire e sentirsi capiti, a osservare e sentirsi visti, a parlare e raccontarsi. Dal coming out alla medicalizzazione, dal Pride alle corse per i diritti, Questo libro è gay e Questo libro è trans sono i libri perfetti per iniziare a creare cultura.
5) Citizen Gay – Vittorio Lingiardi – Il Saggiatore
In piena continuità con L’abominevole diritto, pubblicato dallo stesso editore, Citizen gay di Vittorio Lingiardi è un testo importantissimo, ormai diventato un classico, che senza dar nulla per scontato né però cedere il passo a banalità e semplificazioni di sorta racconta le origini dell’omofobia e le radici del minority stress. Con la postura dello psichiatra e dello psicanalista esperto, Lingiardi racconta i diritti acquisiti e quelli che mancano, le ragioni della marginalizzazione e invita, già a partire dal titolo, a alzare la testa per prendere coscienza del proprio posto nel mondo, del proprio ruolo nella cittadinanza.
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