Papabile vicepresidente della Camera dei Deputati, Alessandro Zan è stato travolto dagli insulti e dalle minacce sui social, in quello che è stato ufficialmente il primo weekend della legislatura più a destra della storia repubblicana.
Il deputato del Partito Democratico ha aspramente contestato l’elezione del leghista Lorenzo Fontana a Montecitorio, sottolineando come “la destra” abbia eletto “un Presidente della Camera amico di Putin, contro i diritti delle donne, esplicitamente omofobo. Lo scivolamento verso Orban inizia affidando il Parlamento a due figure divisive e reazionarie. L’ossessione della destra contro i diritti emerge già nei primi due giorni di legislatura“.
Parole che hanno scatenato presunti elettori di destra, come denunciato sui social da Zan con la pubblicazione di alcuni screenshot di messaggi privati arrivati sulle sue pagine.
“La destra ha eletto ai vertici delle istituzioni figure che hanno fatto dei discorsi d’odio il centro della loro azione politica: una scelta che rischia di legittimare gli odiatori nella società e nella quotidianità”, ha denunciato Zan. “Obiettivo delle istituzioni deve essere sempre la piena applicazione dei principi sanciti dalla nostra Costituzione“.
Entrando nel merito della questione, tale Maurizio gli ha scritto: “Lo sai di essere una latrina umana, riesci a dire cose che noi umani non ci immagineremmo, vai in Svizzera a autoeliminarti che lì è permesso, fai in favore all’umanità sopprimiti. Grazie in anticipo. Oppure diventa trans visto che x te sono così importanti, è chiaro che sei confuso sulla tua sessualità. Ciao Alessandra”.
Umberto ha invece spedito un cappio al deputato, cinguettando semplicemente “sai che cosa fare“, mentre Alex ha chiesto per Zan la galera, con tanto di “pezzo di me*da” allegato. Francesco ha inneggiato al “dux“, per poi chiedergli di “farsi la barba” ed “espatriare in Russia“. Adelio, infine, si è detto “strafelice” dell’elezione di Fontana, “del quale condivido la totale insofferenza per tutto quello che è gender e spero che leggi del genere non vengano mai approvate“.
Nei giorni scorsi Zan aveva ‘accolto’ l’elezione di Fontana a Montecitorio con uno striscione ad hoc, in cui si poteva leggere “no a un presidente omofobo pro Putin“. Al fianco del deputato c’era Rachele Scarpa, new entry in Parlamento dichiaratamente pansessuale che è stata a sua volta insultata via social. Tale Matteo le ha inviato una foto del leghista Lorenzo Fontana con sopra scritto “rifatti gli occhi tr*ia“.
“Ecco il brodo culturale sessista, misogino e volgare con cui spesso dobbiamo e devo convivere“, ha scritto Scarpa su Facebook. “Non c’è problema, non mi faccio intimorire e nessun passo indietro sulla determinazione con cui affronterò i miei compiti. Uno spirito che dobbiamo avere tutti, ma soprattutto noi donne dato che siamo il bersaglio preferito di certi beceri ambienti. Avanti tutta, e una denuncia in arrivo per questo leoncino da tastiera.”
Ad Alessandro e Rachele va tutta la nostra vicinanza.
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