Sabato 12 marzo ci sarà la prima Agorà del Partito Democratico sul tema dei diritti LGBTQ+, a Milano, con Beppe Sala, Elly Schlein, Selvaggia Lucarelli ed Enrico Letta. Ad annunciarlo dalle pagine di Domani Alessandro Zan, depudato Pd che ha ufficialmente rilanciato la legge contro l’omotransfobia affossata (?) in senato lo scorso ottobre. Il 27 aprile, infatti, scadranno i sei mesi di stop imposti da quel voto segreto che vide 154 senatori impallinare il DDL già approvato alla Camera a fine 2020.
“Sulla bocciatura della legge c’era un convitato di pietra ed era proprio l’elezione del Colle. Le destre volevano ricompattarsi, ma hanno fallito. Anzi, il centrodestra ora è diviso. Qualcuno si sentirà più libero di votare“, precisa oggi Zan, evidentemente convinto che a un anno dalla fine della legislatura quegli indecorosi applausi di palazzo Madama possano trasformarsi in cori di giubilo per l’approvazione di una legge attesa da decenni. Con le Agorà del Pd, rimarca Zan, l’obiettivo è quello di “mettere insieme energie per cogliere l’ultima opportunità in questa legislatura”. “Vogliamo arrivarci forti di una nuova proposta condivisa. Sulle definizioni si può lavorare per migliorarle. Ma l’identità di genere è nelle sentenze della Corte costituzionale“.
Dal 27 aprile si potrà quindi tornare a discutere di omotransfobia, con il centrosinistra chiamato a decidere il da farsi, ovvero se presentare un nuovo testo, che dovrebbe così inevitabilmente passare sia alla Camera che al Senato, o tentare un nuovo assalto con il DDL già frenato a palazzo Madama. Nel dubbio nulla è realmente cambiato dallo scorso ottobre ad oggi, con la medesima maggioranza e i medesimi parlamentari ancora in aula.
L’impresa appare onestamente impossibile, ma l’onda lunga della discussione potrebbe andare ad influenzare concretamente quei programmi elettorali che tra un anno diverranno realtà, con il matrimonio egualitario prossimo fondamentale step da affiancare ad una legge contro l’omotransfobia che solo l’Italia, tra i Paesi d’occidente, non ha ancora mai abbracciato.
speriamo bene