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Letta rilancia il DDL Zan: “Agorà in tutta Italia, poi ad aprile riparte la battaglia in Senato”

Due mesi di democrazia partecipativa tra Milano, Padova, Firenze, Taranto e Palermo per far ripartire il DDL Zan. “Non ci arrendiamo”, ha ribadito Alessandro Zan.

Letta rilancia il DDL Zan: "Agorà in tutta Italia, poi ad aprile riparte la battaglia in Senato" - ENRICO LETTA - Gay.it
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L’avevano già anticipato a inizio dicembre, ma ora è arrivata la conferma ufficiale. Il Partito Democratico rilancia la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo a due mesi dal voto favorevole alla tagliola che ha stoppato il DDL Zan in senato. Nel corso di una diretta Instagram il segretario del Pd ha ridato forza al DDL, a partire da aprile, ovvero quando cadranno i sei mesi di ‘blocco’ imposti dalla tagliola votata a scrutinio segreto da 154 senatori.

Abbiamo pensato di riempire questi quattro mesi con un lavoro sui territori che rilanci gli obiettivi, per arrivare ad aprile con la possibilità di rilanciare nell’ultima fase della legislatura il tentativo di approvare il ddl Zan, per tornare alla carica in Parlamento, come noi pensiamo di poter fare, dobbiamo provarci“, ha sottolineato Letta. “Abbiamo cominciato con una agorà a Bologna il 4 dicembre organizzata da Monica Cirinnà, ora l’idea di riempire questo tempo da febbraio ad aprile con 5 agorà straordinarie in 5 grandi città, a Milano, Padova, Firenze, Taranto e Palermo, da nord a sud che rilanceranno l’attenzione, la riflessione, la mobilitazione sui temi del ddl Zan. Sono agorà democratiche che vanno oltre il Pd“.

L’intenzione, ha precisato il segretario, è quella di “non abbassare i riflettori” sulla legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo. “Se si torna al silenzio, nel silenzio si commentano le peggiori nefandezze. È importante riuscire a fare passare il messaggio ma è ancora più importante cambiare la legislazione italiana rendendola completa con misure anti omotransfobia”. “Siamo stati accusati di volerne fare una bandiera. Io posso dirvi che per noi è un dovere storico, quello di far sì che il nostro Paese possa diventare più civile, moderno e avere una legislazione in questo campo che sia al livello delle migliori esperienze europee. Vuol dire cancellare questo blocco, questa inerzia, questa paura che sembra esserci ad andare nel futuro”. “Proteggere i diritti delle persone è solamente positivo, che non priva la libertà di nessun altro“.

Agorà che chiunque potrà organizzare, dopo essersi iscritto alla piattaforma ad hoc, andando oltre le 5 organizzate dal Partito Democratico. La prima Agorà ufficiale si terrà a Milano sabato 19 febbraio. Una democrazia partecipativa aperta a tutti i cittadini che lo vorranno. Con l’elezione del nuovo presidente della Repubblica dietro l’angolo, e l’ipotesi di una legislatura pronta a cadere anticipatamente nel caso in cui Mario Draghi passasse da Montecitorio al Quirinale, il DDL Zan torna quindi a riempire l’agenda politica nazionale.

Noi cercheremo in tutti i modi di coinvolgere tutte le forze politiche”, ha aggiunto Alessandro Zan, “perché quell’applauso è stato uno schiaffo a tutto il Senato. La via è molto stretta ma dobbiamo tentare a raggiungere questo difficile obiettivo, non possiamo mollare. Più persone parteciperanno a queste Agorà e continueranno la protesta nelle piazze, più noi faremo pressione al senato“.

Non è ancora chiaro, ha precisato il deputato Pd, se verrà presentata una nuova legge contro l’omotransfobia o se si proverà a ripartire da quel DDL Zan già approvato alla Camera e fermato al Senato. “Ecco perché è importante continuare questo dibattito e partecipare a queste Agorà“, ha insistito Zan.

Il lancio delle cinque Agorà sul ddl Zan è una buona notizia“, ha commentato la senatrice Monica Cirinnà. “L’obiettivo è quello di promuovere una partecipazione ampia, trasversale rispetto alle generazioni, capace di tradurre la passione delle piazze nella concretezza delle azioni. Come senatrice conosco le difficoltà del Senato, politiche e numeriche: ma parteciperò con convinzione a queste Agorà, come sempre al fianco di Alessandro Zan, per portare dentro al palazzo il vento dei diritti, la forte richiesta di dignità e uguaglianza che si alza dal paese. Il grande lavoro di questi due anni, che dobbiamo ad Alessandro, ha seminato in profondità nel paese e non deve andare disperso. Grazie alla determinazione del Segretario Letta, sono certa che riusciremo a proseguire sulla strada dell’uguaglianza e dei diritti, senza esitazioni“.

Ogni sforzo fatto, specie in sede legislativa, nella direzione del contrasto all’omostransfobia è per noi da accogliere con attenzione e spirito di collaborazione“, ha replicato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. “In questo senso apprezziamo lo spirito con cui il segretario del Pd e l’onorevole Zan hanno annunciato un nuovo iter legislativo sul tema del contrasto ai crimini d’odio. Tuttavia, visto l’esito dell’iter dell’ultimo ddl contro l’omotransfobia e soprattutto considerato il Parlamento che l’ha determinato, ci chiediamo, non senza preoccupazione, se a monte delle agorà verranno definiti punti fermi e irrinunciabili nel testo, e come e se verrà sventato il rischio che l’apertura del dibattito significhi l’apertura di una nuova trattativa al ribasso“.

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