Ancora una. Dopo Fedez, Elodie, Levante, Piero Pelù, Michele Bravi, Paola Turci, Mahmood, il maestro premio Oscar Nicola Piovani e i ragazzi dello Stato Sociale, anche Francesca Michielin ha voluto sostenere pubblicamente la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
C’è bisogno di emarginare al più presto le dinamiche discriminatorie e violente ancora diffuse nel nostro Paese e proprio per questo la legge Zan dev’essere una priorità. Su alcune cose, a mio avviso, non è possibile avere un’opinione, perché sono necessarie, senza se e senza ma. La tutela dell’essere umano è un sacrosanto diritto a prescindere dall’orientamento sessuale o dal genere.
Parole chiare quelle espresse dalla cantante, via Repubblica, 2a all’ultimo Festival di Sanremo insieme a Fedez, ieri resosi protagonista di una diretta social con Alessandro Zan visualizzata da oltre 2 milioni di persone sul suo profilo Instagram. Perché visibilità vuol dire responsabilità. Non smetteremo mai di dirlo. Grazie a tutti quelli che hanno deciso di utilizzare la propria voce per una legge di pura e semplice civiltà. Grazie a tutti quelli che continueranno e/o inizieranno a farlo.
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