Barbra Streisand
Barbra Streisand, nata il 24 aprile 1942 a Brooklyn (New York), è una celebre cantante, attrice, regista e produttrice cinematografica, riconosciuta come una delle figure più influenti nell’industria dell’intrattenimento, nonché icona queer per eccellenza. Premi su “leggi tutto” per approfondire biografia, carriera, vita personale e sostegno alla comunità LGBTIQ+ di Barbra Streisand
Biografia e carriera di Barbra Streisand
Barbra Streisand ha iniziato il suo cammino artistico nel cuore di Manhattan, debuttando nel 1960 al bar gay del Greenwich Village, evento che ha segnato l’inizio della sua straordinaria carriera. Dopo aver firmato con la Columbia Records nel 1962, il suo primo album, “The Barbra Streisand Album“, ha riscosso un successo immediato, vincendo due Grammy Awards nel 1963, incluso quello per l’album dell’anno. Questo la distinse come una delle voci più innovative e potenti del panorama musicale americano.
Il suo ingresso nel mondo del cinema avvenne con il film “Funny Girl” (1968), interpretazione che le fruttò l’Oscar alla miglior attrice. La sua performance come Fanny Brice fu tanto autentica quanto straordinaria, consolidando la sua posizione come una talentuosa attrice. Barbra Streisand non si limitò alla recitazione; esplorò anche la regia e la produzione, dimostrando un notevole acume nel controllo creativo dei suoi progetti. Il suo film “Yentl” (1983), dove ricopriva i ruoli di regista, produttrice e protagonista, è stato un punto di svolta che ha sfidato le convenzioni di genere a Hollywood, guadagnandosi l’ammirazione sia del pubblico che della critica.
Nel corso degli anni ’70 e ’80, Streisand ha continuato a produrre hit musicali che hanno dominato le classifiche, tra cui “The Way We Were” e “Evergreen“, quest’ultima parte della colonna sonora del suo film “A Star is Born” (1976), per cui ha vinto il suo secondo Oscar, questa volta per la migliore canzone originale. La sua abilità nel mescolare il canto con la recitazione le ha permesso di creare spettacoli e film musicali che hanno lasciato un’impronta indelebile nel settore.
Negli anni ’90 e 2000, Barbra Streisand non ha rallentato, dirigendo film come “Il principe delle maree” (1991) e “L’amore ha due facce” (1996), quest’ultimo le ha valso un riconoscimento ai Golden Globe. Ha anche continuato a incidere album di successo e a tenere concerti che esaurivano i biglietti in pochissimo tempo, dimostrando la sua longevità e versatilità come artista.
Negli ultimi anni, Barbra Streisand ha continuato a espandere il suo impatto culturale e artistico, adattandosi alle nuove tendenze mentre rimaneva fedele ai suoi classici. Nonostante non abbia prodotto nuovi film, la sua presenza nel mondo della musica è rimasta significativa. Nel 2018, ha rilasciato l’album “Walls“, un progetto che rispecchia le sue riflessioni sui temi sociali e politici contemporanei, segnando uno dei suoi lavori più impegnati degli ultimi tempi. Questo album include canzoni che trattano della sua disapprovazione verso l’amministrazione politica vigente negli Stati Uniti e il suo desiderio di vedere un mondo più giusto e equo.
Barbra Streisand non ha mai smesso di usare la sua voce per influenzare il discorso pubblico, partecipando attivamente a campagne per i diritti umani e il cambiamento climatico. La sua dedizione a queste cause si riflette nei suoi recenti concerti e apparizioni pubbliche, dove spesso tratta temi di attualità e incoraggia il suo pubblico a partecipare attivamente alla società.
Oltre agli impegni pubblici, Barbra ha mantenuto un profilo attivo sui social media, condividendo riflessioni personali, ricordi della sua carriera e il suo continuo supporto a varie cause. Questa connessione diretta con i fan ha rafforzato la sua presenza nel panorama culturale come artista e attivista.
Vita personale di Barbra Streisand
La vita personale di Barbra Streisand è stata segnata da significative relazioni affettive e da un impegno profondo in cause sociali e politiche. Sposatasi per la prima volta con l’attore Elliott Gould nel 1963, da questa unione è nato Jason Gould nel 1967. Nonostante il loro divorzio nel 1971, la relazione con suo figlio è rimasta un aspetto fondamentale della sua vita, specie dopo il coming out di Jason come omosessuale, evento che ha rafforzato l’impegno di Barbra verso i diritti LGBTQ+.
Dal 1998, Barbra è sposata con l’attore James Brolin, il che ha portato a una fase di stabilità e felicità nella sua vita personale. La loro relazione è spesso citata come un esempio di amore duraturo a Hollywood, una città nota per le sue brevi relazioni sentimentali.
Oltre ai suoi legami familiari, Barbra Streisand è una nota attivista politica e sostenitrice del Partito Democratico. Il suo attivismo si è manifestato in numerosi modi, da donazioni sostanziali a campagne e cause, fino al suo impegno contro l’elezione di Donald Trump, per il quale ha espressamente incitato la comunità LGBTIQ+ a votare contro di lui nelle elezioni presidenziali del 2016.
Barbra Streisand ha anche un profondo amore per gli animali, in particolare per i cani, al punto di clonare il suo amato Coton de Tulear, Samantha, per preservarne la compagnia dopo la sua morte. Questo atto ha sollevato discussioni etiche ma ha anche dimostrato il suo attaccamento ai suoi animali domestici.
La sua casa a Malibu non è solo un luogo di residenza, ma un simbolo del suo successo e del suo stile di vita. Spesso ospita eventi per raccogliere fondi a sostegno di varie cause politiche e ambientali.
Sostegno a comunità LGBTIQ+ da parte di Barbra Streisand
Barbra Streisand è stata a lungo una sostenitrice influente della comunità LGBTIQ+, sfruttando il suo status di celebrità per promuovere l’uguaglianza e la visibilità.
Il suo impegno per i diritti LGBTIQ+ include la produzione di “Costretta al silenzio“, un film interpretato da Glenn Close e Judy Davis sulla storia di una ufficiale espulsa dall’esercito per essere lesbica, che ha messo in luce questioni di discriminazione all’interno delle forze armate.
Nel corso degli anni, Streisand ha utilizzato la sua piattaforma per parlare apertamente e sostenere la comunità LGBTIQ+, partecipando a eventi di raccolta fondi e utilizzando la sua arte per promuovere un messaggio di accettazione e supporto. Ha anche sostenuto finanziariamente molte cause legate ai diritti LGBTQ+ e ha partecipato a campagne per sensibilizzare su queste questioni.
Durante l’evento “Together in Pride” organizzato da GLAAD, ha sottolineato l’importanza critica dei centri LGBTIQ+, che forniscono servizi essenziali come cibo, supporto e risorse per offrili alle persone giovani LGBTIQ+.
Ha espresso la sua preoccupazione per le difficoltà finanziarie che questi centri stavano affrontando a causa della pandemia di COVID-19, sottolineando come la chiusura di questi centri avrebbe potuto avere effetti devastanti sulla vita di molti giovani. Barbra ha partecipato a un gala online di GLAAD per raccogliere fondi a favore di queste strutture di accoglienza e centri comunitari LGBTQ+.
Riconoscimenti
Barbra Streisand è una delle artiste più premiate nella storia delle arti performative, avendo raggiunto il raro status di EGOT: vincitrice di Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Questi premi sottolineano il suo straordinario talento e impatto nei vari ambiti dell’intrattenimento.
Oscar: Barbra Streisand ha vinto il suo primo Oscar nel 1969 come migliore attrice per la sua performance in Funny Girl. Un secondo Oscar è arrivato nel 1977 per la migliore canzone originale, “Evergreen” (Tema d’amore da È nata una stella), facendo di lei la prima donna a ricevere un premio per la composizione musicale.
Emmy: Nel corso della sua carriera, Barbra Streisand ha ottenuto cinque Emmy Awards, a partire dal suo primo nel 1965 per il suo speciale televisivo “My Name is Barbra”. I successivi speciali TV hanno continuato a riscuotere successo, dimostrando la sua capacità di catturare l’attenzione del pubblico televisivo.
Grammy: Con dieci Grammy Awards vinti e molti altri nominati, Streisand è stata riconosciuta per la sua eccezionale voce e presenza nella musica. Tra i riconoscimenti più notevoli, il Grammy Lifetime Achievement Award ricevuto nel 1995, che onora il suo impatto duraturo sulla cultura musicale.
Tony: Anche se più nota per il suo lavoro nel cinema e nella musica, Streisand ha ricevuto il suo Tony Award nel 1970, un premio speciale che riconosceva il suo contributo al musical
Oltre a questi premi principali, Streisand ha ricevuto innumerevoli altri riconoscimenti, tra cui diversi Golden Globe, un Peabody Award, e il Kennedy Center Honor nel 2008, riconoscendo il suo contributo unico alle arti performative americane. Inoltre, nel 2000, ha ricevuto la National Medal of Arts dal Presidente degli Stati Uniti, il massimo onore per un artista americano.
La sua stella sulla Hollywood Walk of Fame, ottenuta nel 1976, è un simbolo del suo status di icona nella cultura popolare. La sua influenza si estende oltre i confini dell’industria dell’intrattenimento, influenzando la moda, la musica e il cinema per generazioni. Barbra Streisand rimane una figura di spicco, la cui eredità e impatto continueranno a essere celebrati ben oltre la sua carriera.
Discografia di Barbra Streisand
Anni ’60
- 1963: The Barbra Streisand Album
- 1963: The Second Barbra Streisand Album
- 1964: The Third Album
- 1964: People
- 1965: My Name Is Barbra
- 1965: My Name Is Barbra, Two…
- 1966: Color Me Barbra
- 1966: Je m’appelle Barbra
- 1967: Simply Streisand
- 1967: A Christmas Album
- 1969: What About Today?
Anni ’70
- 1971: Stoney End
- 1971: Barbra Joan Streisand
- 1973: Barbra Streisand…And Other Musical Instruments
- 1974: The Way We Were
- 1974: ButterFly
- 1975: Lazy Afternoon
- 1976: Classical Barbra
- 1977: Superman
- 1978: Songbird
- 1979: Wet
Anni ’80
- 1980: Guilty
- 1984: Emotion
- 1985: The Broadway Album
- 1987: One Voice
- 1988: Till I Loved You
Anni ’90
- 1993: Back to Broadway
- 1997: Higher Ground
- 1999: A Love Like Ours
Anni 2000
- 2001: Christmas Memories
- 2003: The Movie Album
- 2005: Guilty Pleasures
Anni 2010
- 2009: Love Is the Answer
- 2011: What Matters Most
- 2014: Partners
- 2016: Encore: Movie Partners Sing Broadway
- 2017: The Music… The Mem’ries… The Magic! (Live In Concert)
Anni 2020
- 2018: Walls
- 2021: Release me 2
- 2022: Live at Bonsoir
- 2023: Evergreens
- 2023: Yentl 40 the Deluxe
Filmografia di Barbra Streisand
Attrice
- 1968: Funny Girl, regia di William Wyler
- 1969: Hello, Dolly!, regia di Gene Kelly
- 1970: L’amica delle 5 ½ (On a Clear Day You Can See Forever), regia di Vincente Minnelli
- 1970: Il gufo e la gattina (The Owl and the Pussycat), regia di Herbert Ross
- 1972: Ma papà ti manda sola? (What’s Up, Doc?), regia di Peter Bogdanovich
- 1972: Voglio la libertà (Up the Sandbox), regia di Irvin Kershner
- 1973: Come eravamo (The Way We Were), regia di Sydney Pollack
- 1974: Ma chi te l’ha fatto fare? (For Pete’s Sake), regia di Peter Yates
- 1975: Funny Lady, regia di Herbert Ross
- 1976: È nata una stella (A Star Is Born), regia di Frank Pierson
- 1979: Ma che sei tutta matta? (The Main Event), regia di Howard Zieff
- 1981: Tutta una notte (All Night Long), regia di Jean-Claude Tramont
- 1983: Yentl, regia di Barbra Streisand
- 1987: Pazza (Nuts), regia di Martin Ritt
- 1991: Il principe delle maree (The Prince of Tides), regia di Barbra Streisand
- 1996: L’amore ha due facce (The Mirror Has Two Faces), regia di Barbra Streisand
- 2004: Mi presenti i tuoi? (Meet the Fockers), regia di Jay Roach
- 2010: Vi presento i nostri (Little Fockers), regia di Paul Weitz
- 2012: Parto con mamma (The Guilt Trip), regia di Anne Fletcher
Regista
- 1983: Yentl
- 1991: Il principe delle maree (The Prince of Tides)
- 1996: L’amore ha due facce (The Mirror Has Two Faces)
Teatro
- 1961: Another Evening with Harry Stoones, colonna sonora e libretto di Jeff Harris, regia di G. Adam Jordan. Gramercy Arts Theatre dell’Off Broadway
- 1962: I Can Get It for You, libretto di Jerome Weidman, colonna sonora di Harold Rome, regia di Arthur Laurents. Shubert Theatre e Broadway Theatre di Broadway
- 1964, 1966: Funny Girl, libretto di Isobel Lennart, colonna sonora di Jule Styne, testi di Bob Merrill, regia di Garson Kanin. Winter Garden Theatre di Broadway, Prince of Wales Theatre di Londra
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