Boy George

Boy George, pseudonimo di George Alan O’Dowd, è un cantautore e DJ britannico di origini irlandesi, nato a Londra il 14 giugno 1961. È famoso per il suo stile androgino e per essere stato il frontman del gruppo pop Culture Club negli anni ’80. Premi su “leggi tutto” per proseguire nella lettura di biografia, carriera, vita personale e sostegno a comunità LGBTIQ+ da parte di Boy George

Biografia e carriera di Boy Georgecarriera di boy george

 

Boy George, nome d’arte di George Alan O’Dowd, nasce il 14 giugno 1961 a Londra, in una famiglia di origini irlandesi. Mostra fin da giovane un forte interesse per la musica e il canto, influenzato dal vivace panorama culturale londinese. La sua carriera decolla quando Malcolm McLaren, manager dei Sex Pistols, lo nota e gli offre la possibilità di esibirsi. Il suo stile unico e androgino rapidamente cattura l’attenzione del pubblico e dei media.

Dopo un breve periodo con il gruppo Bow Wow Wow, Boy George lascia per formare la sua band, i Culture Club, nel 1981. La band guadagna rapidamente popolarità grazie alla loro musica che mescola new wave con influenze soul e reggae, e al look distintivo di George. Il loro primo album, “Kissing to Be Clever” (1982), è un successo internazionale, spinto dal singolo “Do You Really Want to Hurt Me“, che diventa una hit globale.

I Culture Club continuano il loro successo con l’album “Colour by Numbers” (1983), che include la hit “Karma Chameleon. Questa canzone diventa uno dei loro brani più riconoscibili e solidifica il posto della band nell’olimpo della musica pop degli anni ’80. Gli album successivi, “Waking Up with the House on Fire” (1984) e “From Luxury to Heartache” (1986), pur non ripetendo il successo dei primi due, contengono singoli di successo e mantengono alta la popolarità della band.

Alla fine degli anni ’80, i problemi personali di George, inclusa la sua crescente dipendenza da droghe, iniziano a influenzare negativamente la sua carriera e quella dei Culture Club. La band si scioglie nel 1986, e George inizia una carriera solista. Il suo primo album da solista, “Sold” (1987), include la hit “Everything I Own“, una cover che raggiunge il vertice delle classifiche nel Regno Unito.

Durante gli anni ’90, Boy George si reinventa come DJ e avvia la sua etichetta discografica, More Protein. Inoltre, fonda il progetto musicale Jesus Loves You, attraverso il quale esplora nuove sonorità elettroniche e dance. Questo periodo vede anche George diventare attivista, con un impegno per la promozione e sensibilizzazione di tematiche quali HIV/AIDS e diritti LGBTQ+.

Vita personale di Boy George

boy george vita personale

Boy George ha vissuto una vita personale complessa e altrettanto pubblica. Apertamente gay, George ha avuto relazioni significative che hanno influenzato tanto la sua musica quanto la sua vita. La più nota è sicuramente quella con Jon Moss, il batterista dei Culture Club. Questa relazione, piena di alti e bassi, è stata una delle forze creative dietro il successo del gruppo, come lui stesso ha spesso indicato in varie interviste.

La lotta di George con le dipendenze è stata un’altra caratteristica dominante della sua vita personale. Ha affrontato problemi legati all’uso di droghe e alcool, che hanno portato a vari arresti e periodi di riabilitazione. George ha parlato spesso apertamente delle sue sfide con la dipendenza. Disse, ad esempio, “Le droghe sono diventate un’ossessione, come lo era stato il Culture Club, come lo è diventata più tardi la religione, anche se ora ho chiuso con quello“. La sua battaglia è stata lunga e pubblica, costellata da momenti di recupero e ricadute.

Sostegno a comunità LGBTIQ+  da parte di Boy George

boy george, sostegno a comunità lgbt

 “Ho sempre la sensazione che la mia intera vita rappresenti la comunità LGBT. È un po’ quello che faccio sempre“.

Boy George ha utilizzato il suo profilo pubblico e la sua arte per sostenere attivamente la comunità LGBTIQ+, evidenziando questioni legate ai diritti e alla visibilità. “Do you really want to hurt me?” diventa emblematica non solo come successo musicale ma anche come richiamo contro la discriminazione.

Nel contesto degli anni ’80, marcato da una forte ostilità nei confronti della comunità LGBTIQ+ a causa della crisi dell’HIV/AIDS, George non ha esitato a usare la sua influenza per promuovere la comprensione e il sostegno.

Uno degli aspetti più notevoli del suo attivismo è stato il suo intervento contro la clausola 28, un emendamento legislativo del Regno Unito del 1988 che mirava a prevenire la “promozione dell’omosessualità” nelle scuole. Boy George ha criticato apertamente questa misura, considerandola un attacco diretto alla libertà di espressione e ai diritti umani. Il suo impegno in campagne e proteste ha giocato un ruolo cruciale nel mobilitare l’opinione pubblica e altre figure influenti contro la clausola.

Inoltre, ha partecipato a numerosi eventi a sostegno dei diritti LGBTIQ+, come i Pride e altre manifestazioni, dove ha spesso preso la parola per condividere la sua esperienza personale. La sua capacità di coniugare attivismo e arte lo ha reso una figura di spicco nella lotta per i diritti LGBTIQ+.

Oltre alle sue azioni pubbliche, George ha anche espresso il suo sostegno attraverso la musica, con canzoni che affrontano temi di amore, identità e resistenza.

Discografia di Boy George

Album in studio

  • 1987 – Sold
  • 1988 – Tense Nervous Headache
  • 1989 – Boyfriend
  • 1990/1991 – Jesus Loves You – The Martyr Mantras
  • 1995 – Cheapness and Beauty
  • 1999 – The Unrecoupable One Man Bandit
  • 2002 – U Can Never B2 Straight
  • 2004 – Yum Yum
  • 2010 – Ordinary Alien
  • 2013 – This Is What I Do

EP

  • 1992 – Jesus Loves You – Sweet Toxic Love EP (pubblicato come «Jesus Loves You»)
  • 1994 – The Devil in Sister George EP (pubblicato come «Boy George & Jesus Loves You», con un brano dei Culture Club)
  • 2003/2004 – The Twin EP (pubblicato con lo pseudonimo di «The Twin»)
  • 2005 – Straight EP

Colonne sonore

  • 2004 – Taboo Original London Cast
  • 2005 – Taboo Original Broadway Cast

Raccolte

  • 1989 – High Hat
  • 1992 – Spin Dazzle – The Best of Boy George and Culture Club (raccolta congiunta solista/gruppo)
  • 1993 – At Worst… The Best of Boy George and Culture Club (raccolta congiunta solista/gruppo)
  • 1999 – Everything I Own

Compilation come DJ

  • 1998 – Ministry of Sound: The Ibiza Annual Volume 1 (con Judge Jules)
  • 1999 – Ministry of Sound: Dance Nation Volume 1 (con Pete Tong)
  • 1999 – Ministry of Sound: Dance Nation Volume 2 (con Pete Tong)
  • 1999 – Galaxy Mix
  • 1999 – Galaxy Weekend (con Allister Whitehead)
  • 2001 – Essential Mix
  • 2001 – BoyGeorgeDJ.Com
  • 2001 – Lucky for Some
  • 2002 – A Night Out with Boy George: A DJ Mix
  • 2002 – A Night In with Boy George: A Chillout Mix
  • 2002 – A Night In and Out with Boy George: A DJ Mix

Singoli

come «Boy George»
  • 1987 – Everything I Own (UK #1)
  • 1987 – Keep Me in Mind (UK #29)
  • 1987 – Sold (UK #24)
  • 1987 – To Be Reborn (UK #13)
  • 1987 – Live My Life (UK #62)
  • 1988 – No Clause 28 (UK #57)
  • 1988 – Don’t Cry (UK #60)
  • 1989 – Don’t Take My Mind on a Trip (UK #68)
  • 1989 – You Found Another Guy
  • 1992 – The Crying Game (UK #22)
  • 1993 – More Than Likely (with PM Dawn) (UK #40)
  • 1995 – Funtime (UK #45)
  • 1995 – Il Adore (UK #50)
  • 1995 – Same Thing in Reverse (UK #56)
  • 1996 – Sad/Satan’s Butterfly Ball
  • 1996 – Love Is Leaving
  • 1997 – When Will You Learn
  • 1997 – Police and Thieves (with Dubversive)
  • 1999 – Why Go? (with Faithless)
  • 1999 – Innocence Is Lost (with Groove Armada)
  • 2002 – Out of Fashion (with Hi-Gate)
  • 2002 – Run (with Sash!)
  • 2002 – Auto Erotic (with Dark Globe) (UK #165)
  • 2002 – Psychology of the Dreamer (with Eddie Locke)
  • 2006 – You Are My Sister (with Antony and the Johnsons) (UK #39)
  • 2007 – Time Machine (with Amanda Ghost)
  • 2007 – You’re Not the One (with Loverush UK)
  • 2007 – Atoms (with Dark Globe)
  • 2008 – Generations Of Love (with Phunk Investigation)
  • 2008 – Yes We Can
  • 2009 – American Heart (with Bliss)
  • 2010 – Amazing Grace
  • 2010 – Somebody to Love Me (with Mark Ronson)
  • 2011 – Pentonville Blues (with Glide & Swerve)
  • 2013 – King of Everything
  • 2013 – My God
  • 2013 – Play Me
  • 2019 – You Cannot Be Saved (with Marc Vedo)
  • 2020 – Clouds
  • 2020 – Isolation
come «Jesus Loves You»
  • 1989 – After The Love (UK #68)
  • 1990 – Generations Of Love (UK #80)
  • 1990 – One On One (UK #83)
  • 1991 – Bow Down Mister (UK #27)
  • 1991 – Generations Of Love (remix) (UK #35)
  • 1992 – Sweet Toxic Love (UK #65)
  • 2005 – Love Your Brother
come «The Twins»
  • 2003 – Here Come the Girls
  • 2003 – Electro Hetero
  • 2003 – Sanitised
  • 2004 – Human Racing

Filmografia

  • A-Team – Serie TV, episodio 4×16 (1986)

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