Migliaia di persone hanno partecipato al Salento Pride di Brindisi, sabato pomeriggio, con diversi esponenti politici nazionali scesi in Puglia per ribadire l’urgenza e la necessità del DDL Zan, pronto a tornare al senato nel mese di settembre. Tra questi Alessandra Maiorino, senatrice 5 Stelle da anni in prima linea in difesa della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
“In senato c’è una legge che è ferma, ostaggio di Ostellari, della Lega e di Italia Viva“, ha tuonato Maiorino. “Questa legge dice che non si possono discriminare le persone per come amano, che non si possono discriminare le persone in base al loro orientamento sessuale e identità di genere. Però questa legge è ferma, perché qualcuno dice che noi siamo ideologia. Che la comunità LGBT è ideologia. Ma voi siete la dimostrazione che questa è carne, è vita, che voi siete persone vere, questa è la realtà“.
“Noi non ci fermiamo!“, ha ribadito Maiorino tra gli applausi. “Noi non vogliamo essere come la Polonia, l’Italia merita di essere in testa all’Europa per il rispetto dei diritti civili e della persona. Questa è una legge necessaria, l’Italia l’aspetta da 25 anni. Il tempo è scaduto, dimostriamolo con tutte le nostre forze“.
Ma nelle stesse ore Matteo Renzi, leader di Iv, ha nuovamente ribadito dalle pagine de L’Avvenire che il suo partito voterà a favore delle modifiche al DDL, perché “così com’è non passa”. “Rivendico la scelta di Italia Viva di abbassare le bandierine ideologiche arrivare a un buon accordo modificando le parti su identità di genere, libertà d’opinione e scuola“. Peccato che una legge così, tolti Vaticano, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e da un paio di mesi anche Italia Viva, non la voglia nessuno.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.