Nelle Giornata Internazionale contro l’omofobia, sono molte le dichiarazioni politiche comparse nei social. Tra le prime, questa mattina è arrivata quella di Monica Cirinnà, senatrice dem e paladina dei diritti LGBT in Italia:
Oggi si celebra la Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia.
È il giorno in cui mi tornano anzitutto in mente i nomi e i volti delle tante persone che incontro e che mi raccontano infiniti episodi di discriminazione e violenza; o anche solo il loro disagio nel vivere in un ambiente – sociale, lavorativo, familiare, culturale – ancora troppo poco inclusivo verso le soggettività LGBT+.
A loro, anche oggi, mi stringo, tenendole nel cuore assieme al senso di una responsabilità profonda, che avverto ogni giorno: quella di rendere questo Paese migliore.
La piena inclusione delle persone LGBT+ in Italia passa per la rapida approvazione del ddl Zan, così com’è. Ma non si ferma a questo.
È necessario mettere in campo tutte le azioni che servono per trasformare la cultura di questo paese, superando stereotipi ancora troppo diffusi che affondano le loro radici nel modello patriarcale.
Ed è necessario farlo attraverso la costruzione di eguaglianza vera.
Lavoro ogni giorno per portare l’Italia al matrimonio egualitario, al bando delle terapie “riparative”, al pieno riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini arcobaleno, al riconoscimento del diritto delle persone trans* a vedere tutelate assieme salute e dignità.
Questo il mio impegno, non solo oggi. Voglio che questa non sia più soltanto un’immagine di futuro, ma diventi presto il nostro presente.
Dopo poco, via Twitter, arriva anche il pensiero del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta:
Celebriamo la Giornata internazionale contro omofobia, bifobia, transfobia con un impegno concreto: approvare subito il #DDLZan. Il Senato deve fare in queste settimane un gesto concreto per i #diritti approvando la proposta del @pdnetwork.
#IDAHOBIT2021
Tra le più alte cariche dello Stato, troviamo l’intervento del Presidente della Camera Roberto Fico:
Costruire una società realmente inclusiva: che rispetti il modo in cui ciascuna persona si identifica; che non prescriva ruoli e non giudichi scelte; che cambi radicalmente le lenti con cui guardare alle questioni afferenti all’identità di genere e alle relazioni.
Questo è l’impegno che vogliamo ribadire oggi, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.
Un impegno doveroso che dobbiamo portare avanti, senza ambiguità né compromessi, per tutte quelle persone che ogni giorno combattono contro le aggressioni, l’ignoranza, i pregiudizi.
Dobbiamo infatti prendere atto che nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni in Italia, in Europa e in molti altri Paesi, persistono nei confronti delle persone LGBTI pregiudizi diffusi, discriminazioni e fenomeni di odio intollerabili.L’Italia è sotto la media Ocse per accettazione dell’omosessualità. E il 62 per cento delle persone LGBTI dice di non dichiarare apertamente mai o quasi mai il proprio orientamento sessuale.
Il percorso verso il pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti resta dunque ancora lungo e tortuoso e addirittura corre il rischio di pericolosi passi indietro.La giornata di oggi deve quindi costituire l’occasione per rinnovare l’impegno di tutti per assicurare alle persone LGBTI gli stessi diritti, le stesse libertà, lo stesso livello di protezione di cui godono tutti gli altri cittadini. Ciascuno deve fare la propria parte, a cominciare dalle Istituzioni, alle quali spetta accompagnare – e alimentare – i percorsi culturali per eliminare pregiudizi, discriminazione, odio e violenza.
È ora all’esame del Senato la proposta di legge per il contrasto dell’omofobia, della transfobia nonché delle altre discriminazioni riferite all’identità sessuale, approvata in prima lettura alla Camera a novembre.
Un provvedimento che interviene su questioni di grande rilevanza e delicatezza. E intorno al quale c’è un grande dibattito pubblico. L’auspicio è quello di arrivare presto a un risultato condiviso, tutelando chi è vittima di discriminazione. È su questi temi, strettamente legati ai diritti civili dell’individuo, che si misurano la democrazia di un Paese, la sua civiltà e la capacità delle sue Istituzioni di garantire la piena parità e dignità delle persone.Ogni episodio di discriminazione, violenza, la stessa insopportabile indifferenza sono ferite per la comunità nel suo insieme, che affonda così in un impoverimento umano che costituisce una sconfitta per tutti. Reagire significa condannare aggressioni e intolleranza, smantellare pregiudizi, ma anche farsi parte attiva di un salto culturale per rendere la nostra società più coesa, inclusiva, solidale.
Alessandro Zan, relatore del ddl contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, ha scritto:
Oggi celebriamo la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Che sia l’ultima in Italia senza una legge contro i crimini d’odio.
Laura Boldrini, da sempre grande sostenitrici del tema diritti, è intervenuta:
#17maggio Giornata Internazionale contro #omofobia #bifobia #transfobia.
Siamo ad un passo da un traguardo storico: dare all’Italia una legge attesa da decenni. Non sprechiamo questa occasione. Approviamo subito il #DDLZan!
Facciamo vincere amore, libertà e diritti!
#IDAHOBIT2021
La 5s Alessandra Maiorino ha invece pubblicato sul suo profilo Facebook un’intervista a Repubblica, in cui propone il suo pensiero sul 17 maggio. Alla domanda “Oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia“, ha risposto:
Lo sarebbe anche in Italia se il ddl Zan che la istituisce formalmente fosse legge. Ci sono manifestazioni. Ma in Italia non lo è ufficialmente. Le politiche attive inserite nel ddl Zan sono state volute dai 5Stelle, tra queste appunto l’istituzione della giornata contro l’omotransfobia, i corsi di educazione al rispetto nelle scuole, gli sportelli di ascolto e i centri rifugio già finanziati con 4 milioni con un emendamento a mia prima firma nel Decreto Rilancio.
L’ex premier, Giuseppe Conte, è intervenuto dando il sostegno al ddl Zan:
La giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia è di stimolo alla riflessione ma anche all’azione: dobbiamo adottare tutte le iniziative utili a realizzare l’efficace quadro dei principi scolpiti nella nostra Costituzione.
Il fondamentale principio di uguaglianza, previsto all’articolo 3, rimane “carta straccia” se non trova riscontro nelle nostre strade, nelle nostre case, nelle nostre discussioni e nei nostri atteggiamenti quotidiani. Il Ddl Zan è un passo avanti in questa direzione, per contrastare più efficacemente ogni forma di discriminazione.
È triste constatare che in Italia ci sia bisogno di dover approvare una legge per porre un freno a odio, violenze e atti discriminatori collegati all’orientamento sessuale. Ma purtroppo abbiamo questa urgenza, e sulla tutela piena ed effettiva dei diritti e delle libertà fondamentali della persona non possiamo permetterci nessun rinvio. Dobbiamo anzi accelerare questo percorso, prefigurando varie azioni positive a cui il Movimento 5 Stelle ha lavorato intensamente.
È bene però dirci francamente che non basterà una legge ad arginare pregiudizi, intimidazioni e discriminazioni di vario tipo. Sarà l’impegno di ognuno di noi a marcare la differenza. Solo un ampio e condiviso processo culturale ci permetterà di riconoscere nell’“altro” non un diverso, ma un partecipe della nostra medesima umanità.
È questa la strada giusta per affermare il diritto di ogni essere umano “ad essere se stesso”.
A chiudere Mario Adinolfi, come al suo solito offensivo nei confronti di un’intera comunità:
Sono riusciti a trasformare il 17 maggio in una giornata odiosa, in un’imposizione di regime, in un sabato fascista che accompagna la loro legge fascistissima. Semmai dovesse passare non manderemo i nostri figli a scuola, non li faremo indottrinare all’odio dalla Gaystapo.
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Era proprio necessario riportare le parole d'odio di Adinolfi? Interessano a qualcuno?
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Alcune di queste dichiarazioni suonano come vuote parole , pronunciate per l'occasione !