Il governo Giorgia Meloni giurerà questa mattina in Quirinale, con la leader di Fratelli d’Italia primo presidente del consiglio donna in 19 legislature. La lista dei ministri presentata ieri sera ha fatto tremare i polsi alla comunità LGBTIA+ nazionale, già uscita scottata dalle elezioni di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana a presidenti del Senato e della Camera
Eugenia Roccella come Ministra alla Famiglia e alle Pari opportunità è apparsa come una dichiarazione di guerra, avendo in passato chiesto in più occasioni di abrogare le unioni civili. Antiabortista, Roccella è da anni in trincea nell’attaccare i nostri diritti. Contraria al matrimonio egualitario, alle adozioni per le coppie dello stesso sesso, alla fecondazione assistita, alla GPA e ad una legge contro l’omotransfobia, Roccella ha rivendicato in tv: “Io sono femminista e le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità”. Ora dovrà occuparsi di famiglia, natalità e pari opportunità.
Non bastasse il nome di Roccella, nel governo Meloni avranno posto anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che sostenne che tra gli orientamenti sessuali vi sia anche la pedofilia, nonché Alfredo Mantovano del Centro Studi Livatino, famigerato think tank pro-life che paragonò le unioni civili ai lager, come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Senza ovviamente dimenticare il filoputiniano Matteo Salvini che sogna di copiare il modello Ungheria, Daniela Santanché che rivendica con orgoglio una “bellissima testa del duce in legno sul mio comodino” e Anna Maria Bernini, regina di queerbaiting social per poi aver votato contro il DDL Zan in senato.
Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, si è detto allarmato e ha chiesto a tutti coloro che hanno a cuore i valori della libertà, dell’autodeterminazione, dell’eguaglianza di prepararsi alla mobilitazione: “Ora che il nuovo governo ha fatto cadere la maschera sappiamo che ci troviamo di fronte ad anni di oscurantismo, di Medioevo dei diritti e di tentativi di distruzione di tutto ciò che abbiamo faticosamente conquistato. Non possiamo permetterci di cedere di un passo, facendo fronte comune e scendendo in piazza: se è arrivato il momento di combattere siamo pront* alla guerra e alle barricate per i nostri diritti”.
“La scelta di Nordio e Roccella come ministri in dicasteri chiave per i diritti come la Giustizia e le Pari Opportunità, ci preoccupano date le loro posizioni contro le persone LGBT+ e contro l’aborto”, ha fatto seguito Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay. “Ricordiamo che Nordio ha paragonato l’omosessualità alla pedofilia e Roccella si è detta più volte contro le famiglie LGBT e contro la scelta delle donne di interrompere la gravidanza. Le scelte sulle cariche istituzionali sino ora fatte da Giorgia Meloni, non vanno nella direzione di garantire i diritti, ma vanno nella direzione di limitarli come previsto dai loro programmi. Se quanto temiamo sarà confermato lavoreremo alla resistenza sui diritti utilizzando anche i referendum.”
“Il Governo Meloni nasce con una chiarissima impronta ultraconservatrice“, ha rimarcato Luca Maggioni, presidente di GayLib, associazione LGBTIA+ di centrodestra. “Esattamente come si immaginava. Tuttavia anche a Roma come in tutte le città del mondo ci sono i palazzi del potere e poi c’è la piazza. Sarà impossibile persino per loro ignorare l’onda dei Pride che ogni anno riempie le piazze, i giovani e le donne che reclamano diritti. Noi come gay liberali resteremo sempre al fianco di quelle piazze pur continuando nella nostra strategia chiara e credo ineccepibile di dialogo con tutte le rappresentanze istituzionali, anche quelle da noi più distanti”.
“Faccio personalmente gli auguri di buon lavoro alla presidente Meloni, prima donna a capo del Governo” ha aggiunto il fondatore di GayLib, Enrico Oliari. “Sicuramente Eugenia Roccella, neoministra delle Pari Opportunità rappresenta un profilo storicamente distante dalle rivendicazioni della comunità gay, lesbica e trans. Credo tuttavia che sia diritto nostro e dovere loro ascoltare e dare una rappresentazione possibile alla platea di nuove famiglie che reclamano diritti. Una parte importante dell’Italia nella quale vi sono anche numerosi cittadini, lavoratori gay e lesbiche che mantengono posizioni conservatrici, non lontane dal governo appena insediato, non ritrovando in ciò alcuna contraddizione con il proprio orientamento sessuale e affettivo che per questo merita rispetto e considerazione anche da parte del governo di destra appena insediatosi a Palazzo Chigi”.
Si attendono le reazioni di Arcigay e Famiglie Arcobaleno.
Governo Meloni
Presidente del Consiglio: Giorgia Meloni
Ministro dell’Economia: Giancarlo Giorgetti
Ministro degli Esteri (vicepremier): Antonio Tajani
Ministro della Difesa: Guido Crosetto
Ministro dell’Interno: Matteo Piantedosi
Ministro della Giustizia: Carlo Nordio
Ministro delle Imprese e Made In Italy (ex Sviluppo Economico): Adolfo Urso
Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica: Gilberto Pichetto Fratin
Ministro della Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo
Ministro delle Ifrastrutture (vicepremier): Matteo Salvini
Ministro Agricoltura e Sovranità Alimentare: Francesco Lollobrigida
Ministro delle Riforme: Elisabetta Casellati
Ministro Affari Regionali e Autonomie: Roberto Calderoli
Ministro dell’Universtià e Ricerca: Anna Maria Bernini
Ministro Lavoro e Politiche Sociali: Marina Calderone
Ministro dei Beni Culturali: Gennaro Sangiuliano
Ministro Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
Ministro della Disabilità: Alessandra Locatelli
Ministro Sport e Politiche Giovanili: Andrea Abodi
Ministro della Salute: Orazio Schillaci
Ministro Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
Ministro del Turismo: Daniela Santanchè
Ministro Affari Europei e PNRR: Raffaele Fitto
Ministro del Mare e Mezzogiorno: Nello Musumeci
Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
Alfredo Mantovano sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei Ministri.
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