Un mese esatto al voto con i leader dei vari partiti in giro per l’Italia in campagna elettorale. Una delle peggiori di sempre, tra promesse mirabolanti e scivoloni clamorosi, candidature inaccettabili e grandi esclusi. Sondaggi alla mano la destra nazionale punta al jackpot, ovvero al 50% del totale dei voti, con Matteo Salvini che nuovamente strizzato l’occhio a Viktor Orban, nella giornata di ieri.
Il leader leghista ha infatti lodato l’Ungheria, dalle frequenze di Radio24, e la sua visione omofoba e misogina di famiglia.
“Non c’è alcun dubbio che la legge più avanzata per la famiglia, quella che sta dando i migliori risultati al livello europeo, è quella dell’Ungheria. Ma non lo dico perchè c’è Orban, se fosse in Francia direi in Francia”. A detta di Salvini, in Ungheria ci sarebbero “tantissimi aiuti, incentivi economici veri: la donna dopo il terzo figlio è un soggetto fiscale molto ridotto, dal quarto figlio non lo è più, insomma la flat tax applicata alle famiglie. E poi ci sono congedi parentali estesi addirittura anche ai nonni”.
L’ultradestra ungherese come modello. Orban è sotto osservazione UE da mesi, dopo aver introdotto e difeso una legge omotransfobica contro la propaganda gay, ma da Roma più volte sono arrivati plausi tanto dalla Lega quanto da Fratelli d’Italia.
Dura la replica da parte del Pd, ad opera di Debora Serracchiani: “ci dobbiamo aspettare anche queste proposte che, al contrario di ciò che serve veramente alle donne e alle famiglie (tutte le famiglie), sembra solo riportare a decenni addietro e a negare molti diritti che per Salvini evidentemente non sono scontati”. “Cosa altro può significare ad esempio: ‘Esenzione a vita dalla tassa sui redditi per tutte le donne che partoriscano e si prendano cura di almeno 4 figli’ oppure “prestito a interessi ridotti di 31.500 euro per le donne under 40 che si sposano per la prima volta; un terzo del debito verrà estinto alla nascita del secondo figlio e gli interessi verranno cancellati alla nascita del terzogenito”?. La solita destra che, questa volta con Salvini, vuole portare indietro le lancette della storia”.
Due settimane fa Orban è volato negli USA per prendere parte alla convention dei repubblicani, a sostegno di Donald Trump, chiedendo meno drag queen e più Chuck Norris.
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