Qual è l’opinione della stampa internazionale sulla grande favorita di queste elezioni, Giorgia Meloni, e sulle sue nette prese di posizione? La copertina dell’ultima uscita di Stern – giornale neo liberale tedesco – la definisce “La donna più pericolosa d’Europa”.
Secondo Stern “La neofascista Giorgia Meloni ha concrete possibilità di vincere le elezioni in Italia con il supporto degli alleati di Putin. Il che, potrebbe avere conseguenze nefaste per l’Europa”.
Il reportage tutto dedicato alla leader di Fratelli D’Italia non ci va sul leggero, e definisce Meloni “Veleno biondo, che si presenta come una semplice madre cristiana, celando le sue vere intenzioni, ovvero quello di trasformare l’Italia in un regime autoritario”.
L’articolo, scritto da Luisa Brandl e Andrea Ritter, parla di una leader con priorità ben precise e che riesce a mostrarsi come la persona forte e di fiducia di cui l’Italia ha bisogno, raccogliendo pericolosamente consensi da nord a sud.
Tuttavia, Meloni si guarda bene dall’esprimere nettamente la sua opinione durante i comizi sensazionalisti: dal blocco marittimo contro i rifugiati al sostegno al despota ungherese Orbán fino alle visioni anti-LGBTQIA+ e anti-femministe, indorando la pillola in tutti i modi possibili.
Sì, perché mentre tutta l’Europa si indigna per le politiche antidemocratiche di Orbán e le sue posizioni in netto contrasto con i valori dell’UE, Giorgia Meloni sostiene invece che non ci sia niente di male: “[Orbán] ha vinto le elezioni legalmente, se non è democrazia questa”.
E, sempre mentre alcuni paesi fanno lenti, ma costanti progressi verso democrazie più inclusive, con Meloni si torna indietro: “Diritti della comunità LGBTQIA+, diritto all’aborto e tutele verso le minoranze non solo non sono una priorità, ma addirittura qualcosa da contrastare”.
Una leader che supporta in sordina gruppi ultra-conservatori, nel nome della cristianità e della famiglia tradizionale, e che silenziosamente potrebbe mettere a rischio i diritti e la stessa esistenza delle minoranze oggi già oppresse.
Stern sostiene poi che l’intera coalizione di destra – Salvini e Berlusconi compresi – potrebbero avere diretti collegamenti con il Cremlino, e che attraverso essi Putin potrebbe avere una scorciatoia diretta per infiltrarsi nell’Occidente e in Europa per destabilizzare l’UE.
“Nel 2020, Giorgia Meloni è stata colta in flagrante a diffondere notizie false sul coronavirus, sostenendo che l’Europa avesse solo da guadagnarci con una pandemia globale – senza però spiegare in che termini” continua Stern. “La visione antieuropeista è più che evidente”.
Le politiche estere proposte da Giorgia Meloni fanno paura all’Europa, che vede la leader come una minaccia concreta alla stabilità Europea nel caso in cui la collaborazione con l’Italia venisse ostacolata. “Alla leader di FDL interessano solo i soldi che l’UE può mandare a Roma: per il resto, è probabile che si metterà in opposizione con qualsiasi decisione condivisa dagli stati membri”.
Nel reportage di Stern, il deputato FDL Fabio Rampelli, tuttavia, smentisce aspramente ogni supposizione: “Meloni, semmai, è la piena dimostrazione che la destra italiana non ha più niente a che fare con il fascismo degli anni venti”. Ed aggiunge – in merito alle accuse di fascismo “È campagna elettorale. Queste frasi sono decontestualizzate”.
La campagna elettorale di quest’anno, ormai agli sgoccioli, è stata quindi osservata con apprensione dagli altri stati europei, che dopo la deriva autoritaria di altri paesi ora temono lo stesso destino per l’Italia.
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