Equality Act
Joe Biden l’aveva promesso in campagna elettorale. “Approveremo l’Equality Act”. Lo scorso febbraio l’approvazione è diventata realtà alla Camera dei rappresentanti, ma a mancare è ancora il voto in senato, dove la maggioranza dem è quasi inesistente.
L’Equality Act è un provvedimento contro ogni tipo di discriminazione che estenderebbe le protezioni dei diritti civili alle persone Lgbt in tutti gli Stati d’America. Il disegno di legge, che andrebbe ad ampliare il Civil Rights Act del 1964, includendo l’identità di genere e l’orientamento sessuale tra le categorie protette dalla discriminazione a livello federale, coinvolgerebbe protezioni che riguardano il lavoro, richieste di prestiti, istruzione, alloggi pubblici. Questo vuol dire che gli enti religiosi non potranno più discriminare le persone LGBT, così come qualunque ente che fornisca beni o servizi.
Anche nel 2019 l’Equality Act venne approvato alla Camera, in piena presidenza Trump, con 236 voti favorevoli e 173 contrari. Questo perché anche nel 2019 la Camera era a maggioranza democratica. Poi il tutto si fermò al Senato, dove i repubblicani avevano il controllo. Ora la partita si gioca proprio qui, al Senato, con i dem che hanno appena un senatore di vantaggio rispetto all’opposizione. Il 2022 sarà l’anno del voto ultimo e decisivo, come promesso da Biden?