DDL Zan
Fermato a pochi metri dal traguardo da 154 senatori che a scrutinio segreto hanno votato a favore della cosiddetta ‘tagliola’, che obbliga lo stop parlamentare sull’argomento per 6 mesi, il DDL Zan potrebbe rientrare in senato a partire da aprile. Alessandro Zan ed Enrico Letta, segretario Pd, hanno annunciato l’intenzione di riportare la legge contro l’omotransfobia a palazzo Madama, con la volontà di farla approvare nell’ultimo anno di legislatura. Ma da quali senatori, visto e considerato che una maggioranza favorevole a quello specifico DDL non esiste?
Tra le ipotesi al vaglio quella di presentare una nuova legge, che dovrebbe però ricominciare l’iter da Montecitorio. Pochissime, per non dire inesistenti, le concrete possibilità di approvazione, con la consapevolezza che a febbraio potrebbe persino non esserci un governo, se Mario Draghi dovesse finire al Quirinale e i partiti in Parlamento non trovassero un punto d’incontro per un nuovo premier da ‘larghe intese’, senza dimenticare che la destra formata da Lega, FDI e Fratelli d’Italia potrebbe vincere le prossime elezioni, con l’ipotesi di una legge contro l’omotransfobia da loro approvata da considerare quasi fantascientifica. Un ultimo anno di speranza, in conclusione, per andare a sanare una mancanza che ci vede all’ultimo posto nell’Europa occidentale.