Terapie di conversione UK e Canada
Da anni nel Regno Unito chi è al governo promette il divieto assoluto alle cosiddette ‘terapie di conversione’. Prima Theresa May, poi Boris Johnson. Ma al momento è ancora tutto fermo. 45enne ministro britannico delle donne e delle pari opportunità, Liz Truss ha ribadito l’intenzione del governo inglese di vietarle, lo scorso marzo. “Presto presenteremo un piano per vietare le terapie di conversione, pratica abominevole“, ha annunciato Truss, rilanciando quanto già detto dall’attuale premier Johnson nel corso di un recente viaggio a Belfast: “Penso che queste pratiche siano ripugnanti, affronteremo questo problema”. “È tecnicamente complesso da gestire, ma siamo determinati a prendere provvedimenti per eliminarle“.
La comunità LGBT britannica è stanca di false promesse, tanto da chiedere al parlamento una mossa decisa. E definitiva.
Anche il Canada è sempre più vicino al divieto assoluto delle terapie di conversione. Poche settimane fa la Camera dei Comuni ha votato all’unanimità per vietarle. Ora si dovrà passare all’approvazione del Sanato, per poi arrivare alla vidimazione finale.