Nel recente bando di concorso per l’assunzione di nuovi docenti emanato dal Conservatorio Statale di Musica “Gaetano Braga” di Teramo, lə candidatə avranno l’opzione di selezionare il genere “non binario” per identificarsi.
Un’iniziativa lodevole, che in un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo, dove il governo intende eliminare la carriera alias da 263 scuole che l’avevano adottata in tutta Italia, rappresenta una vera e propria boccata d’aria fresca, anche se qui si parla di insegnanti, e non di studentə.
Per coloro che intendono candidarsi al bando, nella sezione intitolata “sesso“ – una terminologia imprecisa, dato che il termine più appropriato sarebbe “genere“, ma ci accontentiamo – avranno la possibilità di optare per una delle seguenti categorie: “maschio”, “femmina” o “non binario”.
Un approccio che pone effettivamente l’accento sulla competenza e la professionalità dellə candidatə, creando un ambiente inclusivo e ospitale in cui l’unico criterio di valutazione è l’abilità nell’insegnamento, piuttosto che l’identità di genere.
Un modello che avrebbe dovuto essere applicato anche nel caso dellə prof. transgender costrettə invece a lasciare il proprio incarico accademico a Trieste.
Il Conservatorio Gaetano Braga è un’istituzione di formazione musicale di livello universitario con sede a Teramo, e con 127 anni di attività e 115 anni di storia, rappresenta il più antico della regione Abruzzo, sfortunatamente nota per i diversi episodi di omobitransfobia accaduti durante l’Onda Pride 2023.
Dal rifiuto di un’azienda di trasporti a servire lə partecipanti al Pride, ai banchetti anti-LGBTQIA+ di Forza Nuova, alle ignobili manifestazioni di ostilità allo stesso Abruzzo Pride, qui c’è un disperato bisogno di inclusività.
E il Conservatorio Statale Gaetano Braga oggi sta sta abbracciando la realtà.
Foto del Conservatorio Gaetano Braga di emmelle.it – cover: Foto di shahin khalaji su Unsplash
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