Abruzzo Pride, a Chieti estrema destra infiltrata nel corteo: “Sputi e insulti, famiglie arcobaleno seguite fino alle macchine”

3.000 partecipanti e grande successo per la parata LGBTQIA+ che ha avuto il suo clou alla Villa Comunale.

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abruzzo pride 2023
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Un incubo di insulti, ingiurie e violenza verbale in segno di disprezzo verso l’orgolio LGBTQIA+, scagliati contro l’Abruzzo Pride 2023 che si è tenuto a Chieti Sabato 24 Giugno.

Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine nel cercare di allontanare i contestatori, la loro presenza ossessiva ha continuato a seguire il corteo per tutta la sua durata.

Il clima di paura e disagio che si è diffuso ha gettato un’ombra sul cuore stesso dell’Abruzzo Pride, che ha comunque scelto di proseguire coraggiosamente per la sua strada.

La comunità arcobaleno, che aveva lavorato per creare un’atmosfera di accoglienza e celebrazione, si è trovata di fronte a un’opposizione il cui unico linguaggio è la violenza.

Così, proprio mentre Gabriele Piazzoni, segretario nazionale Arcigay, dal palco del Milano Pride, ricordava l’importanza dei Pride di provincia nei quali “le cose sono ben più complesse di come possano apparire a Roma e Milano”, l’Abruzzo Pride sfilava tra qualche sputo e aggressione verbale.

I banchetti di protesta allestiti da Forza Nuova con volantini deliranti (leggi qui) apparsi gli scorsi giorni e il rifiuto da parte di una compagnia di trasporti (leggi qui) di noleggiare un bus-navetta al comitato organizzatore, appaiono oggi come un triste presagio di ciò che è accaduto sabato scorso durante l’Abruzzo Pride.

Un distaccamento di estrema destra – che non presentava simboli evidenti, ma i cui atteggiamenti erano fin troppo eloquenti – ha infiltrato il corteo dell’Abruzzo Pride, posizionandosi in fondo.

Da qui, insulti e ingiurie ai partecipanti. Inutile l’intervento delle forze dell’ordine, che in tutti i modi hanno cercato di allontanare il gruppo di contestatori: dopo pochi minuti, rifacevano la loro comparsa.

All’inizio abbiamo avuto un gruppo di persone dietro, avevano dei tatuaggi con una simbologia inequivocabilmente fascista. – racconta una fonte affidabile a Gay.it  – Poi però se ne sono andati. Diciamo che gli altri si sono posizionati in fondo al corteo e ci sono stati dietro tutto il tempo. Una presenza disturbante, e tutte le volte che le forze dell’ordine li mandavano via tornavano. Erano giovanissimi, non avevano segni distintivi, però i banchetti dei giorni scorsi erano di Forza Nuova”.

 

volantino di Forza Nuova contro Abruzzo Pride a Chieti - Francesco Elia De Petris e Roberto Fiore di Forza Nuova
volantino di Forza Nuova contro Abruzzo Pride a Chieti – Francesco Elia De Petris e Roberto Fiore di Forza Nuova

Sputi alla parata durante il corteo

Uno degli episodi più sconcertanti dell’Abruzzo Pride 2023 è stato l’atteggiamento di alcune persone anziane, che hanno sputato sul corteo. Un segno tangibile dell’odio e dell’intolleranza che aleggiava come un’ombra sinistra sull’intera parata.

Il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alle Pari Opportunità, Chiara Zappalorto difendono però la città di Chieti, sostenendo che gli episodi di questo tipo sono da considerarsi casi isolati, che non riflettono il reale atteggiamento della popolazione.

Chi ha offeso ha fatto una pessima figura di fronte a chi meritava rispetto, a prescindere dalla condizione, razza, orientamento sessuale, ma non l’ha fatta fare a Chieti, che si è comportata in modo completamente diverso“.

Le famiglie arcobaleno seguite fino alle auto

I gruppi di facinorosi di estrema destra hanno preso di mira anche le famiglie arcobaleno presenti all’Abruzzo Pride, seguendole fino alle loro automobili. Insulti e minacce continue, per fortuna nessuna violenza fisica.

Per fortuna non si è arrivati alla violenza fisica, però sì, alcuni si son messi a seguire le famiglie fino alle macchine. Abbiamo parlato con alcune persone, nessuna aggressione, ma si sono comunque sentite a disagio, non ti senti al sicuro con una cosa del genere”.

Dopo il corteo, l’aggressione sul treno

Un episodio particolarmente preoccupante si è verificato quando un ragazzo è stato oggetto di una pesante aggressione verbale sul treno per tornare a casa. Lo scontro stava per degenerare in una violenza fisica, ma fortunatamente non è successo nulla di troppo grave.

Gli urlavano ‘frocio ce l’hai il biglietto?’. Per fortuna si sono limitati agli insulti. Cose del genere ci sono successe solo a Chieti, è il primo anno che l’Abruzzo Pride si tiene qui. A L’Aquila, Teramo non c’erano stati problemi di questo tipo”.

A onor di cronaca, l’Abruzzo Pride a Chieti è stato un successo. Più di 3.000 partecipanti hanno attraversato lo splendido centro della città, con il culmine della parata alla Villa Comunale, per i discorsi conclusivi della settimana dedicata alla comunità queer. Poi, fino a notte fonda, le danze scatenate di persone orgogliose di aver vissuto un Pride de’la’ Majella, in onore della tanto amata montagna sulla quale qualche giorno fa l’Abruzzo Pride aveva sventolato la bandiera dell’orgoglio LGBTQIA+.

Contattato da Gay.it, il coordinamento dell’Abruzzo Pride ha annunciato un comunicato stampa di imminente diffusione.

 

abruzzo pride majella
Abruzzo Pride sulla Majella

 

 

Aggiornamento del 27 Giugno ore 13.25
Comunicato Stampa dell’Abruzzo Pride (via Faceook)

COORDINAMENTO ABRUZZO PRIDE E Associazione Famiglie Arcobaleno SCHIERATE CONTRO I FASCISMI E L’ODIO

Il 24 Giugno, durante la giornata finale dell’Abruzzo Pride 2023 a Chieti, si è verificato un episodio increscioso e inaccettabile: un gruppo dalla matrice chiaramente fascista ha attaccato verbalmente le Famiglie Arcobaleno presenti all’evento, insieme alle loro bambine e ai loro bambini. In seguito, recandosi verso le loro macchine, si sono imbattute nelle stesse persone, per cui sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine, le quali hanno scortato queste famiglie fino alle loro automobili, garantendo la loro sicurezza e adoperandosi per proteggere i loro Diritti nonché la dignità di tutte le persone presenti all’Abruzzo Pride.
È inconcepibile dover continuare a vivere in un Paese in cui le persone debbano subìre tali violenze e discriminazioni, basate unicamente sul proprio orientamento sessuale o sulla propria identità di genere. Chiediamo con fermezza al Governo e alla Regione immediate misure concrete per garantire la tutela delle persone LGBTQIA+. È assolutamente necessario implementare le Leggi vigenti, in modo da prevenire e contrastare violenza e discriminazioni.
Purtroppo è nostro dovere segnalare anche altri episodi. Sono stati visti due anziani signori intenti a sputare sul corteo in marcia dai propri balconi. Registriamo anche un episodio avvenuto in treno, sulla tratta Chieti-Sulmona, denunciato da un ragazzo.
“Ehi, tu! Frocio! Biglietto del treno, grazie!”, tra risate e schiamazzi.
Questo ragazzo è stato preso in giro per una semplice bandierina rainbow e due strisce arcobaleno sul viso.
Le Famiglie Arcobaleno e tutte le persone LGBTQIA+ devono poter vivere liberamente, senza essere oggetto dell’odio omolesbobitransafobico. I Governi dovrebbero proteggere e promuovere i Diritti di tutte le cittadine e di tutti i cittadini, senza eccezione. Invitiamo le Autorità a condannare pubblicamente gli attacchi attuati durante l’Abruzzo Pride e a intraprendere azioni immediate per garantire la sicurezza delle persone LGBTQIA+ nel Paese. Come comunità, resteremo unite e uniti nell’impegno per un futuro in cui la diversità e l’inclusione siano viste come un valore fondamentale della nostra società. Continueremo a lottare per i nostri Diritti, affinché ogni individuo possa vivere pienamente e autenticamente, senza timori. L’Abruzzo Pride è un momento incentrato sulla celebrazione, sull’amore e sulla solidarietà; non dobbiamo permettere che episodi come quelli verificatisi ne intacchino lo spirito. Proviamo gratitudine verso tutte le persone e le organizzazioni che hanno dimostrato il loro sostegno e la loro solidarietà verso le Famiglie Arcobaleno coinvolte.
Insieme, continueremo a lottare per un futuro migliore.

 

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