La Sirenetta di Andersen
Prima di tutto, iniziamo dalle origini. “La Sirenetta” è una fiaba danese scritta da Hans Christian Andersen. Come accade per ogni prodotto artistico, non è mai del tutto possibile separare l’opera dall’artista. La fiaba è difatti ispirata alla stessa vita dello scrittore. È perciò importante sapere che Andersen fosse un uomo biromantico asessuale, innamorato del suo più caro amico Edvard Collin. I due si conobbero quando il padre di Edvard, Jonas Collin, allora direttore del Royal Theatre di Copenaghen, divenne il benefattore di Andersen. All’interno dell’intensa attività epistolare che si scambiarono Edvard e Hans, tra le lettere scritte fra il 1835 e il 1836, Andersen scrisse: “ti desidero come una splendida ragazza calabrese … I sentimenti che ho per te sono quelli di una donna … La femminilità della mia natura e della nostra amicizia devono rimanere un mistero”.
Eppure Edvard era eterosessuale. Nelle sue memorie, afferma: “mi trovai incapace di rispondere a questo amore, e questo causò molta sofferenza all’autore”. Andersen restò, infatti, devastato quando Collin lo definì semplicemente “un degno amico” e gli annunciò di essere in procinto di sposare una donna, Henriette. A quella lettera, Hans rispose adirato: “perché mi chiami degno amico? Non voglio essere degno! È la parola più insipida e noiosa che si possa usare. Qualsiasi sciocco può essere definito degno!”.
Il matrimonio di Collin fu celebrato nel 1836. La Sirenetta fu pubblicata l’anno dopo, come metafora di questo amore impossibile e non ricambiato. La fiaba racconta la storia di una sirena che, attraverso un patto con la strega del mare, rinuncia alla sua voce per avere le gambe e vivere con gli umani. Innamorata di un principe, scoprirà che in realtà egli ama un’altra donna. Le sorelle della sirenetta faranno in modo di patteggiare con la strega per permetterle di tornare negli abissi. Il patto sarà quello di uccidere il principe con un pugnale a far cadere il suo sangue sulle proprie gambe. In caso si rifiutasse, sarà destinata a morire di crepacuore, diventando spuma del mare. Ma la sirenetta non riuscirà a uccidere l’uomo che ama. Perciò, distrutta e sola, si abbandonerà tacita all’oceano trasformandosi lentamente in schiuma.
Fonti:
Hans Christian Andersen’s Correspondence, Frederick Crawford (ed. 2009)
My Dear Boy: Gay Love Letters through the Centuries, Rictor Norton (ed. 1998)
The Stories of Hans Christian Andersen: A New Translation from the Danish, Hans Christian Andersen (ed. 2005)