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Regno Unito, la ministra Liz Truss: “Presto vieteremo le terapie di conversione, pratica abominevole”

Ennesima promessa in tal senso da parte del Governo di Boris Johnson, con la comunità LGBT inglese stanca di aspettare.

terapie riparative
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45enne ministro britannico delle donne e delle pari opportunità, Liz Truss ha ribadito l’intenzione del governo inglese di vietare le pericolosissime terapie di conversione. Una promessa, l’ennesima, che arriva quasi 1000 giorni dopo il primo annuncio firmato Theresa May, ex premier che nel 2018 definì queste terapie semplicemente “ripugnanti”, giurando che le avrebbe rese fuorilegge.

Presto presenteremo un piano per vietare le terapie di conversione, pratica abominevole“, ha annunciato Truss, rilanciando quanto già detto dall’attuale premier Boris Johnson, nel corso di un recente viaggio a Belfast: “Penso che queste pratiche siano ripugnanti, affronteremo questo problema”. “È tecnicamente complesso da gestire, ma siamo determinati a prendere provvedimenti per eliminarle“.

Le promesse di Truss e Boris arrivano nello stesso momento in cui tre consiglieri del governo britannico hanno abbandonato i rispettivi ruoli a causa del trattamento riservato dall’attuale governo alle persone LGBTQ +. Jayne Ozanne, membro chiave del comitato consultivo LGBT + del governo nonché eminente cristiana evangelica dichiaratamente lesbica, ha rimarcato l’assoluta “ignoranza” da parte degli attuali ministri sui diritti LGBTQ +.

Sono sempre più preoccupata per quello che viene considerato un ambiente ostile per le persone LGBT all’interno di questa amministrazione“, ha confessato a Paul Brand in un’intervista rilasciata a ITV News. “Negli anni in cui si è riunito il comitato consultivo, abbiamo assistito a una crescente mancanza di impegno in tal senso, e le azioni dei ministri sono state francamente contrarie alle nostre richieste“.

Il rischio è che dinanzi all’ennesima promessa, con conseguente e insostenibile mancanza di concrete azioni politiche, nessuno creda più alle parole di Johnson e dei suoi ministri. Se queste terapie vanno abolite, proprio perché “abominevoli”, “ripugnanti” e pericolosissime, lo si faccia. Una volta per tutte.

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