L’applauso della vergogna
Era dai tempi della ‘mortadella’ di Nino Strano, che festeggiò la caduta del governo Prodi mangiando ‘mortazza’ in aula, che non si assisteva a qualcosa di tanto inglorioso e indecente all’interno del Parlamento italiano. L’applauso che si è levato dai banchi del centrodestra nel momento in cui la presidente del Senato ha annunciato l’approvazione della “tagliola” nei confronti del DDL Zan ha fatto il giro del mondo.
Decine di senatori si sono alzati in piedi, urlando di gioia, come se avessero appena assistito ad un goal dell’Italia in finale di coppa del mondo, come se fossero allo stadio, in curva. Applausi e giubilo dinanzi ad una procedura parlamentare che ha frenato, per non dire affossato, una legge di pura civiltà attesa da quasi 30 anni, arrivata ad un passo dal traguardo e puntualmente affondata. Volto di un centrodestra nazionale che non riesce a guardare alla destra liberale europea, rimanendo ancorato ad un medioevo politico di cui apparentemente non si vede fine. Applausi che mai, purtroppo, dimenticheremo.