Matteo Salvini
Un disco rotto. Per mesi Matteo Salvini ha detto tutto e il contrario di tutto nei confronti del DDL Zan. Prima definendolo ‘inutile’, perché a suo dire una legge in tal senso già esiste, per poi farsi portavoce di un’altra proposta, pur di affossare quella già approvata alla Camera. Nel mezzo il leader della Lega è andato in tv da Barbara d’Urso per dire tutto ciò. “Prevede la censura e addirittura la galera per chi esprime alcune idee. Io ritengo che i bimbi hanno bisogno di una mamma e di un papà, vengono adottati se ci sono una mamma e un papà, vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà. Sono contro l’utero in affitto, il genitore 1 e 2, senza rischiare il carcere. Il DDL Zan ha 10 articoli, uno dei quali prevede un nuovo reato: istigazione alla discriminazione, quindi io un domani potrei rischiare fino a 6 anni di carcere se sostengo che sono contro le adozioni gay. Il DDL Zan non mi piace perché inserisce un nuovo reato che processa le idee ed entra nelle scuole elementari, portando un’ideologia gender che se portata agli estremi dice a mia figlia di 8 anni che non c’è maschietto e femminuccia, ma ognuno decide da adulto che cosa essere quindi non bisogna giocare con le bambole e non va bene la favola di Cenerentola. Non puoi imporre per legge la censura a chi difende la famiglia fondata su una mamma e su un papà con dei bimbi. Per me le adozioni omosessuali non sono all’ordine del giorno”.
Successivamente, ha ribadito. “Non serve una nuova legge, soprattutto in un momento in cui ci dovremmo occupare dell’epidemia e della ripartenza. Politici e cantanti possono dire quel che vogliono: non mi convinceranno. Semmai, lavoro per rendere più veloci e meno costose le adozioni le migliaia di coppie che attendono. Noi crediamo che la legge sull’omofobia possa introdurre una discriminazione: se io dico che ritengo che l’utero in affitto è una barbarie, se dico che sono contrario alle adozioni gay, rischio il processo”.
Non contento, ha insistito: “Io difendo il diritto di un bimbo ad avere una mamma e un papà, a venire al mondo o ad essere adottato se ci sono una mamma e un papà, e mi impegno per rendere più veloci e meno costose le adozioni per le migliaia di coppie in attesa da anni. Ritengo inoltre una barbarie la pratica dell’utero in affitto e l’idea dei bambini in vendita, e penso che sia una follia chiedere che alcune favole vengano cancellate perché “discriminanti” per bimbi e bimbe. Rifiuto la strumentalizzazione semplicistica oper la quale chi sostiene la legge Zan è un “evoluto progressista”, mentre chi vi si oppone è un “retrogrado medievale”. C’è il rischio che si arrivi a voler bollare come sbagliate per legge posizioni condivise da milioni di italiani e ciò è profondamente illiberale”.