Daniele Gattano, originario di Verbania, è uno degli stand up comedian più noti in Italia, conosciuto per il suo umorismo pungente e per essere uno dei pochi comici gay dichiarati. Premi su “leggi tutto” per approfondire biografia, carriera, vita personale e sostegno a comunità LGBTIQ+ da parte di Daniele Gattano
Biografia e carriera di Daniele Gattano
Daniele Gattano nasce il 9 giugno a Verbania. Sin da piccolo mostra un’inclinazione per il mondo dello spettacolo, organizzando il suo primo show teatrale, “GiraMoooondo“, nella sua stanza all’età di nove anni. La sua formazione artistica inizia a 16 anni con un corso di recitazione serale, seguito dal suo debutto nel teatro un anno dopo, quando Alessandro Marchetti gli affida il ruolo di Don Ferdinando in “L’Avaro” di Carlo Goldoni. Durante questo periodo, Gattano si dedica alla lettura delle opere di Shakespeare e si diploma come perito aziendale corrispondente in lingue estere.
All’età di 18 anni, Gattano entra nella “Scuola del Teatro Stabile di Genova“, ma lascia dopo un anno e torna a Verbania dove inizia a lavorare come cameriere, un mestiere che lo tiene legato alla sua città natale per un periodo. La sua passione per il teatro non si spegne: continua a esplorare diverse opportunità artistiche fino a che non si trasferisce a Roma. Qui partecipa a un laboratorio di comicità di Zelig, un momento decisivo che lo spinge verso la stand up comedy.
Daniele Gattano diventa famoso proprio con il suo monologo sul coming out a Zelig Lab.
A proposito di questo laboratorio, a Vanity Fair ha raccontato quanto segue:
“Ero a Roma, facevo dei provini e non venivo preso fino a quando non ho scelto di partecipare a un laboratorio di comicità di Zelig che nella mia testa doveva essere uno di quei corsi in cui ci si veste di nero con i piedi scalzi e si interagisce con una sorta di Anna Marchesini di Zelig. Una volta lì mi sono reso conto che era proprio una scuola per far ridere, e sono entrato nel panico: avevo portato un monologo in cui dicevo a mia madre di essere gay ma ero circondato da decine di cabarettisti molto consapevoli del loro registro. Me ne sono andato e, sulla strada di casa, ho sentito al telefono la mia coinquilina che mi ha consigliato di tornare e di farmi mettere per ultimo, dopo tutti gli altri. Ho seguito il suo consiglio: ho fatto il mio pezzo e mi hanno preso perché era la prima volta che qualcuno ironizzava sul coming out. Non era tanto il cosa, ma il come”
La svolta nella sua carriera arriva quando inizia a partecipare a show televisivi di rilievo come “Colorado” e “Stand Up Comedy” su Comedy Central. Si fa conoscere anche attraverso il programma “Battute?” su Rai2, guadagnandosi l’apprezzamento di figure importanti del mondo dello spettacolo, come Tiziano Ferro. Gattano riesce a far ridere e riflettere, trattando temi come l’omosessualità e l’omofobia con un approccio diretto e ironico, che diventa la sua cifra stilistica distintiva.
Le sue esibizioni dal vivo guadagnano popolarità, culminando con lo spettacolo “Ananassy Baby“, che vede tutte le date esaurite. Gattano, formatosi anche alla Scuola Galante Garrone di Bologna, trova un equilibrio unico tra il teatro serio e la comicità, influenzando profondamente il modo in cui la comicità viene percepita nel contesto italiano.
Oltre alla televisione, Gattano si dedica anche al teatro e alla conduzione di eventi, come il Milano Pride e il Bologna Pride, oltre a partecipare attivamente a iniziative per la visibilità e i diritti LGBTQIA+. La sua capacità di trattare tematiche sociali complesse con leggerezza e umorismo lo ha reso un punto di riferimento importante nel panorama culturale italiano contemporaneo.
Vita personale e coming out di Daniele Gattano
«Sollievo. Stimo tantissimo chi trova il coraggio di prendere l’argomento a una cena con tutti i parenti, ma nel mio caso speravo davvero che mia zia vuotasse il sacco con mia madre e mi risparmiasse questa fatica. Alla fine è andata nel modo migliore che potessi sperare» – Intervista a Vanity Fair– Daniele Gattano
Daniele Gattano ha affrontato il tema del coming out con una miscela di umorismo e sincerità. Non ha mai fatto un vero e proprio “coming out” classico; piuttosto, il suo orientamento sessuale è stato rivelato attraverso un “outing“. Questo è avvenuto quando un suo cugino, dopo aver appreso della sua omosessualità, ne ha parlato con la madre di Daniele, che a sua volta ha informato il padre. Daniele ha descritto questo processo come un grande sollievo, sebbene il padre non abbia preso molto bene la notizia, continuando a faticare a parlare apertamente dell’omosessualità del figlio.
Nella sua vita personale, Daniele ha scelto di vivere apertamente il proprio orientamento senza nasconderlo, nonostante le sfide che questo comporta in una società che non è sempre accogliente. Durante l’intervista a Vanity Fair, ha espresso come la decisione di andare in terapia non sia stata motivata da una crisi personale, ma piuttosto da un desiderio di comprendere meglio se stesso, anche in un momento di serenità sentimentale e professionale.
Daniele ha anche riflettuto sulla sua adolescenza, ricordando come fosse un periodo sereno, ma complicato dall’ansia di dover nascondere la sua fisicità durante le lezioni di educazione fisica, a causa della sua magrezza. Nonostante non sia stato oggetto di bullismo, ha passato molto tempo con le sue amiche, la madre e la zia, trovando in loro un ambiente accogliente e di supporto.
Daniele ha anche raccontato di come la sua infanzia a Verbania fosse segnata da momenti di riflessione precoce sul suo orientamento, spesso stimolati da eventi culturali e sociali che evidenziavano l’assurdità e l’ingiustizia delle terapie riparative per omosessuali. Questi momenti di consapevolezza precoce hanno contribuito a formare la base della sua comprensione e accettazione del proprio orientamento sessuale
Sostegno a comunità LGBTIQ+ da parte di Daniele Gattano
Daniele ha spesso integrato temi LGBTIQ+ nei suoi spettacoli di stand-up comedy, trattando la sua stessa esperienza di coming out e le sfide quotidiane che le persone LGBTIQ+ possono incontrare. Questo non solo offre visibilità alla comunità, ma sensibilizza su argomenti che spesso sono tabù o ignorati nei media mainstream.
Inoltre Daniele Gattano è stato coinvolto in eventi significativi come il Pride di Milano e il Bologna Pride, dove non solo partecipa come ospite ma spesso anche come conduttore.
Attraverso le sue apparizioni televisive e i suoi spettacoli dal vivo, Daniele Gattano ha avuto l’opportunità di parlare direttamente di questioni relative ai diritti LGBTIQ+, raggiungendo un vasto pubblico. Ad esempio, il suo monologo alle Iene ha affrontato l’omofobia nella politica italiana, criticando figure pubbliche e politiche per il loro approccio spesso ipocrita verso i diritti LGBTIQ+.
Attraverso questi metodi, Daniele Gattano contribuisce attivamente al supporto della comunità LGBTIQ+, utilizzando la sua arte come uno strumento per l’attivismo e la sensibilizzazione.
Curriculum di Daniele Gattano
Formazione
2010 – Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone
2007 – Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Genova
Televisione
2023 – “Stand Up Comedy” (Sky – Comedy Central)
2023 – “Comedy Central Presents” (Sky – Comedy Central)
2023 – “Le Iene” (Italia1) – D. Parenti
2021 – “CCN: Il Salotto con Michela Giraud” (Sky – Comedy Central) – L. Wilson
2020 – “Zelig C Lab” (Sky – Comedy Central) – G. Bozzo
2020 – “CCN: Il Salotto con Michela Giraud” (Sky – Comedy Central) – L. Wilson (ospite di puntata)
2020 – “Stand Up Comedy” (Sky – Comedy Central) – F. Andreotti
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