Anche questo martedì sera Le Iene ha spostato i riflettori sulla comunità LGBTQIA+. Dopo il servizio dedicato alla storia dell’ex suora Ruan al discorso di Francesco Cicconetti, stavolta è il turno di Daniele Gattano, stand up comedian che nel suo breve ma intenso monologo asfalta con intelligenza l’ipocrita omofobia della nostra classe politica.
“Da ragazzino sentivo la parola fr*cio in bocca a mio padre e pensavo che fr*cio fosse chiunque rubasse il parcheggio a mio papà” esordisce Gattano, con piccoli aneddoti di infanzia dall’utilizzo degli slur omofobi a sproposito a farselo diventare duro davanti a Gerri Scotti (“Ognuno ha i suoi gusti” specifica). Ma il leitmotiv del suo monologo è l’omofobia, o nello specifico, chi la pratica senza dichiararsi tale. “Pure Salvini dice che ‘Io non sono omofobo’, pure La Russa” va avanti Gattano, senza dimenticare naturalmente il nostro presidente Giorgia Meloni: “Quando sento Giorgia Meloni dire ‘Io non sono omofoba’ mi fa una tenerezza. Perché è brutto non accettarsi”.
Durante la performance Gattano dice che gli omofobi non si accettano in quanto tali, come quando lui da ragazzino non voleva ammettere di essere gay: “Gli omofobi ci girano attorno: del Zan lo dobbiamo rivedere. I bambini hanno bisogno di una mamma e un papà, Putin è un grande politico“. Proprio sul presidente della Russia, Gattano riconosce che se non altro, Putin è dichiaratamente omofobo e non ha paura ad ostentarlo: “Putin è il Malgioglio degli omofobi”.
Non mancano nemmeno i gay fascisti su Grindr, che se non altro arrivano in orario, ci consola Gattano. Cosa fare per tutti questi omofobi non dichiarati? Possiamo aiutarli ad esternare la loro omofobia? “Visto che noi gay abbiamo la giornata mondiale del coming out facciamola pure per gli omofobi” conclude Gattano, scegliendo come data simbolica, nientemeno che il compleanno del ministro Lorenzo Fontana.
Durante la sua carriera, Daniele Gattano è diventato famoso con il suo monologo sul coming out a Zelig Lab, per poi partecipare a programmi come Colorado, Stand Up Comedy su Sky, e Forum. Ha scritto monologhi per i Diversity Media Awards e nel 2017 è stato tra i conduttori del Bologna Pride.
Potete guardare il monologo completo qui.
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