Nel 2022 la vicenda del ragazzo del Liceo Cavour di Roma fece scalpore e portò la questione delle carriere alias nelle scuole e nelle università nel dibattito nazionale. Marco (nome di fantasia), ragazzo trans 18enne, riuscì a trascinare tutti i suoi compagni di liceo in una mobilitazione che non solo inchiodò insegnanti e istituzioni alle proprie responsabilità, ma contribuì a diffondere l’adozione delle carriere alias in molti altri istituti italiani.
Prisma 2, seconda stagione della serie di Ludovico Bessegato sulla fluidità dell’adolescenza come lente di osservazione dei nostri tempi, sarà disponibile in streaming dal prossimo 6 Giugno. Ritroveremo Andrea e Marco (Mattia Carrano), Daniele (Lorenzo Zurzolo), Nina (Caterina Forza), Carola (Chiara Bordi) e gli altri ragazzi della prima stagione. Tutti gli 8 episodi, che abbiamo potuto vedere interamente in anteprima, costituiscono un magnifico ed evoluto sviluppo della prima stagione. Torneremo presto a parlarne. Oggi parliamo di Jacopo, anzi di Andrea Giammarino. O meglio, di entrambi.
> in questo articolo non sono presenti spoiler su Prisma 2
Tra i personaggi nuovi di Prisma 2, c’è infatti lui, Jacopo. Un ragazzo trans che innesca un moto di rivendicazione politica nel liceo di Latina intorno a cui gravitano le vicende e gli intrighi dei protagonisti. La rivendicazione di Jacopo è quella della carriera alias, e a interpretarlo è Andrea Giammarino, ragazzo che ha vissuto sulla propria pelle quell’esperienza. A parlarne a Gay.it è proprio Ludovico Bessegato, in un’intervista che pubblicheremo il 7 Giugno (dal 6 Giugno la serie sarà disponibile su Prime).
Su instagram, in un post che incorporiamo in fondo a questo articolo, Andre Giammarino scrive brevi e cristalline parole di consapevolezza e orgoglio, pubblicando una foto scattata appena dopo l’intervento di mastectomia. Andrea scrive così:
“questo è uno di quei momenti della vita per cui ci sarà un prima e un dopo
solo grazie, c’è tanto amore nascosto in queste foto”
Di seguito un breve estratto di anticipazione dall’intervista a Ludovico Bessegato, nel quale il regista, co-sceneggiatore e produttore di Prisma 2 ci parla di come il personaggio di Jacopo abbia preso forma grazie alla biografia di Andrea Giammarino che lo interpreta. Quando si dice: prendersi cura della rappresentazione.
Anticipazione: Ludovico Bessegato parla di Jacopo e Andrea Giammarino in Prisma 2
(…) Ma dimmi, c’è un personaggio che vi ha chiesto più indipendenza? Un personaggio che non siete riusciti completamente a controllare?
Posso raccontarti del personaggio di Jacopo. È un personaggio che nasce dall’incontro con una persona vera, Andrea Giammarino. Avevo letto la sua storia su Repubblica. Aveva effettivamente protestato nel suo liceo per la questione della carriera alias. Allora l’ho incontrato e mi sono fatto raccontare la sua storia. A quel punto non l’abbiamo soltanto preso a recitare, ma a interpretare – diciamo – sé stesso. Il personaggio di Jacopo è ispirato a lui, compresa la storia di transizione che ha compiuto nella sua vita. Andrea ha effettuato l’intervento di mastectomia pochi mesi dopo aver girato la scena …. (omissis per evitare spoiler). Mi sono permesso di rappresentare questa cosa, sapendo che la persona che avrebbe recitato in quel ruolo stava per vivere lo stesso momento su sé stesso.
Beh, non mi pare ti sia sfuggita di mano. Hai cercato un grande controllo, o per meglio dire hai delegato il controllo della storia alla storia stessa (grande!). Però scusami, il personaggio non t’è sfuggito di mano affatto.
E no. c’è dell’altro. Nella nostra testa all’inizio Jacopo avrebbe dovuto in qualche modo rappresentare per Andrea un’alternativa sentimentale a Daniele. (…)
(omissis > da questo punto, Bessegato rivela punti salienti della trama: l’intervista integrale il 7 Giugno su Gay.it).
La vera storia di Andrea Giammarino
La storia di Andrea Giammarino e della sua battaglia per la carriere alias al Liceo Cavour di Roma fu raccontata con cura da Valentina Lupia su Repubblica. Siamo nel 2022 e Lupia utilizza nell’articolo un nome di fantasia. Ecco un sunto della vicenda, che ha incuriosito il regista di Prisma 2 fino al punto da intrecciare realtà e fiction nella sceneggiatura di questa seconda stagione.
Martedì 8 novembre 2022:
Marco (nome di fantasia) uno studente trans di 18 anni del liceo Cavour di Roma, riceve indietro un compito in classe di arte che aveva firmato con il suo nome di elezione, diverso da quello anagrafico, in conformità con il regolamento sulla carriera alias adottato dall’istituto. Il regolamento consente infatti agli studenti in fase di affermazione di genere di utilizzare il nome con il quale si identificano maggiormente, detto anche nome di elezioni. Per noi di Gay.it, da sempre, è l’unico nome di una persona.
Quel giorno Marco trova il suo nome sbarrato e cancellato sul compito. Il docente di arte lo umilia davanti ai compagni e all’insegnante di sostegno presente in aula, dicendo:
“Non hai nessun diritto di utilizzare un altro nome, non mi interessa del regolamento“.
La discussione prosegue nell’ufficio della vicepreside, dove il docente continua a riferirsi a Marco come “signorina” e afferma:
“Davanti a me ho una donna, non posso riferirmi a te diversamente”
“Ora vedrete voi che succede col governo di destra…“. (in quei giorni si insediava il Governo Meloni ndr)
12 novembre:
Alle 8 del mattino, gli studenti e le studentesse del liceo Cavour si riuniscono in un flashmob “in un gesto di solidarietà verso il ragazzo discriminato” (in Prisma 2 questo momento viene raccontato con forza). Gli studenti lanciano quindi una seconda mobilitazione studentesca prevista per il successivo venerdì 18 novembre. La scuola annuncia che nelle ultime due ore dell’orario scolastico del 18 novembre si terrà un’assemblea straordinaria autorizzata dalla preside per discutere dei problemi relativi alla discriminazione e alla carriera alias. La storia assume dimensioni nazionali fino all’intervento del Ministro Valditara. Marco (o per meglio dire Andrea) vincerà la sua battaglia. In Prisma 2 non vi anticipiamo come finirà la vicenda.
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All’epoca furono il Gay Center, tramite il portavoce Pietro Turano, ad attivarsi per indagare sull’accaduto e supportare gli studenti coinvolti. A Gay.it Ludovico Bessegato, che lanciò Pietro Turano nella serie cult “Skam“, di cui lo stesso Bessegato è stato king maker dell’osannato adattamento italiano, ha confermato che l’aiuto di Turano in Prisma 2 è stato prezioso per affrontare alcune tematiche sensibili.
L’intervista integrale a Ludovico Bessegato il 7 Giugno su Gay.it
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