Il momento ideale per riscoprire una terra rigenerante, coinvolgente, inebriante, e lgbt friendly. Dai sapori indimenticabili.

Israele è nota per essere la nazione più friendly del medio Oriente: una legislazione favorevole, l’atmosfera cosmopolita e festosa di Tel Aviv, una intensa vita gay e queer, che culmina nel variopinto, multietnico ed esotico Pride in riva ad un mediterraneo che più azzurro non si può, l’hanno resa una delle mete LGBT più desiderate al mondo.

Ma, accantonati momentaneamente i parties, Israele nel 2021 va riscoperta in una chiave diversa ma non meno accattivante: meta ideale per vacanze gay friendly  “slow”, all’insegna del relax, del benessere, del food.

Nonchè probabilmente una delle mete più sicure sul rischio Covid: al 4 gennaio 2021 circa il 12% della popolazione Israeliana è già stata vaccinata a questi ritmi basterebbero circa 2 mesi per vaccinare tutti i 10 milioni di abitanti; perciò già nei primi mesi del 2021 Israele potrebbe riaprirsi al turismo.

È possibile assaporare in modo ancora più intenso le mille sfumature della “terra della creazione” con sole quattro ore di volo dall’Italia.

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Mar Morto: rigenerazione, sport e relax

mar morto gay

Situato tra Israele, Giordania e Cisgiordania, a oltre 400 metri sotto il livello del mare , il Mar Morto è il più grande lago salato del mondo – misura circa 49 miglia di lunghezza e 7 di larghezza- , nonchè il punto più basso della Terra, e costituisce un autentico paradiso del wellness, anche per i vip.

I bagni sono possibili per gran parte dell’anno, già a partire da Febbraio, (con temperature intorno ai 21°) ad Ottobre.

L’elevatissima concentrazione di sali minerali nell’acqua, oltre il 30%, rende il bagno nel Mar Morto un’esperienza quasi mistica.

Grazie alla facilità di galleggiamento infatti il corpo può godere di un rilassamento impareggiabile.

Inoltre, l’azione dei fanghi neri naturali sulle sue rive è efficace contro gli inestetismi della pelle e contrasta efficacemente acne, eczemi e psoriasi: uno scrub e un peeling naturali.

Una pelle perfetta ed abbronzata ma senza scottature, dato che i raggi del sole vengono filtrati naturalmente dall’atmosfera, proprio per l’altitudine negativa di questa zona.

Infine, l’alta concentrazione di  bromuro nell’aria, regala un sonno molto profondo e rilassante.

L’offerta turistica di località come Ein Boqeq o Neve Zohar, di recente sviluppo, offre hotel con spa di assoluto livello, e coniuga la proverbiale accoglienza mediorientale con questo scenario naturale incredibile.

Nel percorso vero l’oasi di Ein Gedi, di cui parleremo sotto, da non perdere  la Synergy Spa affacciata sul Mar Morto: massaggi, agopuntura, bagno turco, peeling oltre a sauna, hammam e piscine di acqua salata e dolce.

mar morto

Ein Bokek

Affacciata sulle saline, a sud del bacino del Mar Morto, è la zona dove sono concentrate le principali catene alberghiere, quasi un villaggio dedicato al benessere. Questo tratto di costa è un susseguirsi di spiagge private e pubbliche ben attrezzate.

Non mancano i centri commerciali, dove acquistare soprattutto creme, sali e fanghi, nonchè showrooms di diamanti e gioielli: Israele è una delle borse mondiali di questi preziosi e qui si può acquistare senza commissioni di intermediazione.

Sono una dozzina gli hotel a Ein Bokek, tutti dotati di piscine con acqua salata e sulfurea; quasi tutti offrono anche l’esperienza di una notte nel vicino deserto in una tenda beduina.

Per gli amanti della natura e del turismo attivo possiamo suggerire itinerari di trekking e biking nel deserto del Negev o verso la città di Arad.

Negev
Credit Israel Ministry of Tourism. Israel.Travel

Deserto del Negev | Foto di Yoav Lavi

L’Oasi di Ein Gedi e Masada

Un po’ più a nord si trova l’oasi di Ein Gedi con uno scenario da mille e una notte: si tratta di una riserva naturale con giardini botanici e cascate di acqua dolce, in cui sono possibili straordinari incontri con stambecchi e cervi.

A metà strada tra Ein Bokek ed Ein Gedi, si trova la celeberrima Masada, una delle mete più suggestive della regione.

Masada significa in Ebraico “fortezza naturale”, celeberrima per l’assedio durante la guerra Romano – Giudaica del 1 secolo a.C.

Oggi la rocca di Masada è uno dei punti migliori da cui ammirare l’alba: il sole sorge di fronte, i raggi spuntano alle spalle dei monti giordani. Salire in cima alla fortezza, camminando di notte, per giungervi al momento in cui “sorge il mattino”è un’esperienza davvero irripetibile. Alcune agenzie organizzano anche delle esperienze di yoga da realizzare all’interno della fortezza stessa.

Israele, paradiso del benessere e dei sapori: la nostra guida "slow" - masada scaled e1609013796562 - Gay.it

Yoga nel deserto in Israele

Lo yoga è in Israele una pratica spirituale all’incrocio tra due tradizioni millenarie.

Per gli Israeliani è frequente praticare yoga nel deserto soprattutto durante il fine settimana, e molte strutture come Yoga Arava, Desert Ashram, Wild Yoga Retreat e Deep Desert organizzano regolarmente seminari di yoga nel deserto tutto l’anno.

yoga nel deserto

Il cibo di Tel Aviv, la capitale del vegan

E’ un momento davvero felice per la cucina israeliana. Il segreto del suo successo sono gli squisiti piatti a base di legumi, con l’humus, ovvero la crema di ceci, principe della tavola. Orzo, fave, lenticchie, miglio, si trovano in tantissime ricette, come la tahina, una salsa di semi di sesamo bianco tostati e pestati sino a trasformarli in una farina e poi amalgamata con olio di sesamo.

tel aviv food

Non possiamo poi non ricordare un’eccellenza della cucina israeliana proprio a Tel Aviv, classificata come capitale del vegan con i suoi 400 ristoranti che la bravissima Ori Shavit, ambasciatrice del vegano in tutto il mondo, è riuscita a raccontare facendo ingolosire il pubblico più esigente. Memorabili i frullati di verdura e frutta accompagnati da fresche spremute di melograno, frutto dalle eccezionali proprietà antiossidanti.

Street Food a Tel Aviv

Tel Aviv rimane poi la prima destinazione al mondo per uno strepitoso street food che potrà anche essere assaporato in tutti i borghi del Paese, colorato e inebriante, accompagnato da una sempre fresca spremuta di frutta. Diverranno oltremodo famigliari e compagni di tutti i giorni il gustosissimo falafel o il panino sabich arricchiti di verdura fresca e spezie da tutto il mondo.

sabich

E in questa terra non si può dimenticare il nettare degli dei, il vino.

Il vino israeliano

E decisamente un bicchiere di buon vino israeliano accompagnato da piatti leggeri e con gustoso olio d’oliva, è un’esperienza che a Tel Aviv può essere fatta tutto l’anno, all’aperto, anche a gennaio, per esempio su una delle tante terrazze degli hotel della città, o nell’area più cool,, quella di Neve Tzedek, elegante e sensuale.

Se vogliamo rinsaldare un collegamento con l’Italia, anche la famiglia Montefiore di origine italiana è alquanto apprezzata per la produzione di qualità di vino di eccellenza, proprietaria a Jaffa di una winery boutique.

Link utili

Ente Turismo Israele

Pagina Facebook Turismo Israele Italia

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