Una Thailandia insolita, emozionante, magica, vissuta e raccontata da un protagonista d’eccezione, Pietro Turano, attore nella serie di culto per la Gen Z Skam Italia, impegnato in molteplici iniziative artistiche (cinema, teatro, podcast), ma anche portavoce e vice-presidente del Gay Center di Roma, attivista LGBTQIA+ sempre presente, combattivo, mai domo.
In questa insolita guida realizzata con il sostegno dell’Ente del Turismo Thailandese, abbiamo vissuto alcune esperienze indimenticabili (e molto instagrammabili), raccontate nel video girato e montato dal nostro team, inclusa un’incursione nei locali gay di Bangkok.
In questo articolo
- 1 Thailandia: la vita LGBTQ+
- 2 Thailandia: il Railway Market, il mercato sui binari del treno a Bangkok
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- 4 Thailandia: il mercato galleggiante di Damnern Saduak, Bangkok
- 5 Thailandia: il Treno della morte, al confine con la Birmania
- 6 Thailandia: dormire su palafitte galleggianti sul fiume Kwai
- 7 Thailandia: Ayutthaya, la capitale dell’antico Siam
- 8 Bangkok, la Thailandia di ieri, di oggi e di domani
- 9 Thailandia: hotel LGBTQ+ friendly consigliati
Thailandia: la vita LGBTQ+
Iniziamo proprio dalla Thailandia LGBTQ+: Thailandia significa “terra di chi è libero”, ed infatti questo è uno dei paesi più lgbt friendly del sud est asiatico. A Bangkok c’è una SOI dedicata proprio nel centro città, nel quartiere di Silom.
La SOI è una piccola strada chiusa e protetta sulla quale si affacciano bar gay e locali con show di drag indimenticabili. Si può bere con i ticket da un bar all’altro, come fossero la stessa cosa, e l’audio di un dj, o di un karaoke viene sovrastato dallo spettacolo drag accanto. Ricordano un po’ la vita gay di qualche tempo fa, tutto è molto maschile, ma si sente palpabile il senso di un cammino verso l’emancipazione.
In Thailandia l’omosessualità è stata depenalizzata già nel 1956, esiste un minimo riconoscimento legale delle unioni fra partner dello stesso sesso, e si discute in parlamento di una possibile legge sul matrimonio egualitario.
Thailandia: il Railway Market, il mercato sui binari del treno a Bangkok
A ovest di Bangkok abbiamo visitato un mercato attraversato da un treno. Ci sono venditori di cibo, di prodotti freschi e di merci di ogni genere, pronti a chiudere e riaprire le bancarelle affacciate sulla ferrovia in pochi secondi: incredibile!
Scambi e commerci di questo popolo permeano tutte le attività umane e sono un tutt’uno con l’acqua, con i fiumi e i canali che paiono costituire un reticolo sociale.
Thailandia: il mercato galleggiante di Damnern Saduak, Bangkok
Vicino al Railway Market infatti c’è il mercato galleggiante di Damnoen Sadouak. I venditori ambulanti arrivano con le proprie barche dalle quali vendono direttamente le loro cose: verdure, carni, manufatti di artigianato.
Thailandia: il Treno della morte, al confine con la Birmania
Guardandolo è spaventosamente chiara l’origine del nome. In realtà si chiama così perché questa ferrovia venne costruita sotto l’occupazione Giapponese durante la seconda guerra mondiale da prigionieri Thailandesi, moltissimi dei quali morti per le condizioni estreme.
Passiamo su vecchi ponti di ferro e ci sembra di sorvolare i campi coltivati e gli squarci di giungla, e i piccoli villaggi dai quali le persone ci salutano con allegria. Sul treno con noi c’è qualche pendolare e gruppi di scolari che tornano a casa.
Thailandia: dormire su palafitte galleggianti sul fiume Kwai
Quando entriamo nella giungla e arriviamo sul Fiume Kwai, avverto la presenza potente dell’acqua come elemento totalizzante, come un’entità insieme materica e spirituale.
In cielo e in terra, su, giù, intorno e persino dentro me, sembra che l’acqua ci contenga tutti insieme in questo corpo vitale e feroce di vegetazione, fanghi e animali. La giungla mi ingoia nella sua armonia.
Dormiamo su deliziose camere galleggianti sul fiume, il dondolio dell’acqua accompagna un silenzio che è tutto degli uccelli notturni.
Thailandia: Ayutthaya, la capitale dell’antico Siam
Ayutthaya è l’antica capitale del Regno del Siam, la culla della civiltà Thailandese, ricca di testimonianze storiche e soprattutto di templi.
Ce ne sono più di 300, tra cui la famosa reliquia di una testa di un Buddha incastonata fra i rami di un albero. Un’immagine forte che racconta bene lo spirito di questo popolo.
Mentre parliamo di reincarnazione e di cremazione, anche a me sembra di bruciare.
In questa terra dominata dall’acqua, ecco ardere un fuoco che brucia tutto, perché tutto venga poi ricostruito.
E quando chiedo il perché di questo nero potentissimo che si prende tutto, la nostra guida, Eddy, mi risponde che “qui non esiste il verbo restaurare ma ricostruire; quando una cosa non va più bene si fa meglio”.
Bangkok, la Thailandia di ieri, di oggi e di domani
Con il tuk tuk attraversiamo Bangkok, ancora templi magnifici, sontuosi. Le stradine affollate di vizi e street food, il museo contemporaneo MOCA e il mercato dei fiori. Qui mi intrattengo con una signora, voglio imparare a intrecciare una di queste corolle di fiori che i thailandesi ogni giorno donano a un Buddha. Ovunque ci sono piccoli tempietti e noi ci lasciamo catturare da un piccolo tempio incastonato in una pompa di benzina, e qui lasciamo le nostre corolle.
In cima a quest’hotel contemporaneo, lo splendido Kimpton Maalai guardo la notte tecnologica di Bangkok, la forza imponente dei suoi grattacieli che dominano quel che resta dei vecchi villaggi di questa megalopoli così caotica, pacifica e vibrante di vita.
Alla sera la cena sulla terrazza del Bar Yard sembra connettere questa città con il grande villaggio globale.
I thailandesi si rivelano speciali nel loro modo di accoglierti con gentilezza dolcissima, quasi arrendevole. Ed io ho sempre la sensazione che, con piccoli gesti, mi stiano insegnando qualcosa di assoluto. Questa terra mi ha abbracciato nel suo calore bagnato e avvolgente, che sembra dirmi che non siamo soli ma insieme, lungo un tempo infinito, partecipanti di qualcosa. Che forse è già dentro ciascuno di noi.
Thailandia: hotel LGBTQ+ friendly consigliati
- The Siam Hotel Bangkok
- Kimpton Maalai Hotel – Bangkok
- The Float Resort Kway River– Mae Klong
- The Antique River Side Resort – Mae Klong
- Sala Hospitality Ayutthaya
Per informazioni ecco la sezione LGBTQ dell’Ente del Turismo Thailandese