Vincitore di un premio Oscar grazie al suo adattamento dell’omonimo romanzo di André Aciman, James Ivory, leggenda del cinema britannico, è tornato a ‘criticare’ Luca Guadagnino per alcune scelte registiche legate a Chiamami col tuo nome, da lui non condivise.
Intervistato dal The Guardian, Ivory, che la notte degli Oscar aveva pubblicamente ringraziato il regista italiano per il lavoro svolto, ha nuovamente rimarcato l’assenza di nudi integrali riguardanti Timothée Chalamet e Armie Hammer, da lui sceneggiati ma da Guadagnino tagliati. Detto che nei contratti dei due attori sarebbero state vietate scene di full frontal, ad Ivory questa assenza non è proprio andata giù.
“Quando Luca dice di non aver mai pensato a mettere delle scene di nudo nel film, non dice assolutamente la verità. Era seduto in questa stessa stanza in cui mi trovo io ora, quando mi parlava di come le avrebbe girate, perciò quando sostiene che sia stata una conscia decisione estetica, beh… sono solo stronzate”. “Quando nei film vedi persone che hanno appena fatto l’amore aggirarsi decorosamente coperte da lenzuola, io l’ho sempre trovato fasullo. Non mi è mai piaciuto farlo e infatti non l’ho mai fatto. Per me è molto più naturale mostrare le cose anziché nasconderle, o fare come ha fatto Luca, cioè spostare la macchina da presa fuori dalla finestra verso degli alberi”.
Concetti che Ivory aveva già pronunciato, mesi e mesi fa, ma che ora, a promozione conclusa, si sono fatti ancor più aspri. Guadagnino, dal canto suo, non ha effettivamente mai avuto problemi a mostrare nudi maschili nei suoi film, così come scene di sesso più o meno esplicite, quindi checcé ne dica il regista britannico è facile immaginare che Luca abbia volutamente scelto di intraprendere una strada più ‘casta’, se non banalmente dolce’, nel rappresentare l’amore tra Elio e Oliver.
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