Per il secondo appuntamento con #changeyourmove due esperti di movimento, libertà e bellezza.

Bellissimi, innamorati, sempre in giro per il mondo: sembra una favola e forse lo è. Sono Luca ed Alessandro, in arte The Globbers, creator social del mondo travel tra i più seguiti su Instagram.

La loro storia è oramai nota, ma se ancora non li seguite su Instagram ecco un velocissimo riassunto. Avete presente quando si dice “mollo tutto e giro il mondo”? Ecco, tutti noi lo ripetiamo continuamente, loro lo hanno fatto. Nel 2017 i due ragazzi padovani, entrambi con un buon lavoro sicuro ed il classico “stipendio” fisso, buttano tutto all’aria e partono per l’Asia, spinti dalla loro passione per le foto social ed viaggi.

Per un anno intero girano l’Asia, documentando i loro spostamenti con video e foto mozzafiato postate sui social. Il successo è immediato, e le loro passioni sono divenute anche un lavoro.

Ecco cosa ci hanno raccontato.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Luca & Alessandro (@the_globbers)

Com’era la vostra vita prima di partire per l’Asia?

Una vita normale, con i ritmi lavorativi e sociali di ogni giorno. Avevamo un buon giro di amicizie (che con il tempo e per le scelte di vita fatte si è stretto un po’), i nostri lavori a tempo indeterminato con uno stipendio sicuro e fisso, la nostra casa in affitto. Insomma avevamo due vite normali scandite dalla immensa passione per il viaggio. Una passione comune talmente forte che alla fine ci ha travolto.

Chi opera scelte radicali guarda in faccia le proprie paure e decide di avere coraggio: ricordate il momento esatto in cui avete preso la decisione di cambiare vita?

Si lo ricordiamo benissimo. Il ritorno dal primo viaggio in Asia ci ha scosso profondamente, e da quel momento è cominciato un processo interiore per entrambi che ci ha condotto una sera a prendere un biglietto di sola andata per il Vietnam programmato per 6 mesi dopo. Nessuno sapeva nulla, non abbiamo consultato nessuno, è stata una decisione nostra. Ponderata certo, non totalmente incosciente, ma solo nostra.

Chi dei due era più convinto e chi meno?

Abbiamo sempre viaggiato alla stessa velocità. Poi durante il percorso a volte uno di noi due rallentava magari a causa di un po’ di stanchezza fisica o mentale, ma l’altro era pronto a prendergli la mano e ricondurlo nel binario. Passi del genere richiedono una grande coordinazione di coppia e soprattutto lo stesso grado di convinzione, altrimenti il progetto rischia di fallire.

Il ricordo più brutto e quello più bello del vostro anno (circa) passato in Asia

Il ricordo più brutto è legato probabilmente alla difficoltà del primo mese di viaggio. In realtà questa sensazione non ha intaccato l’adrenalina dell’inizio e nemmeno la bellezza dei posti visitati, ma eravamo davvero due ragazzini alle prime armi convinti di saper cavalcare il mondo. In realtà non sapevamo proprio nulla e ci siamo formati strada facendo correggendo il tiro e imparando a viaggiare in maniera fluida e serena. L’inizio è stato duro.

Un momento più bello non c’è a dire la verità, quando ripensiamo al nostro mega viaggio in Asia si apre un unico grande cassetto di ricordi, episodi, immagini, impossibili da piazzare in una classica. Le sensazioni provate, alcuni dettagli, le persone conosciute, anche i momenti di sconforto con i pianti lunghissimi, fanno parte di un’unico enorme ricordo meraviglioso.

Essere coppia nella vita e nel lavoro , davanti allo stress di un lavoro imprenditoriale, è difficile?

Si, inutile nascondere che condividere spazio e tempo 24h al giorno anche in ambito lavorativo non è sempre semplice. Siamo umani e dividere la vita affettiva e lavorative richiede esercizio. Non è impossibile, ma bisogna saper gestire con saggezza la situazione e capire sempre qual è il confine tra compagno nella vita e socio in affari.

Libertà è……….?

Non saper più distinguere i giorni della settimana perché si fa ciò che si ama tutto il giorno e tutti i giorni senza nessun peso.

Siete noti per le foto e video suggestive e di grande impatto a tema viaggio. Allo stesso tempo siete (ovviamente) una (bellissima) coppia gay. Da questo punto di vista quanto la vostra immagine influisce nella rappresentazione e nella percezione delle persone LGBTQ+ secondo voi?

È un tema che abbiamo affrontato molte volte, non solo per la nostra immagine o per la qualità dei contenuti, ma anche per il messaggio che cerchiamo sempre di far passare di assoluta normalità. Abbiamo deciso di prendere sotto braccio un’immagine piuttosto pulita da ragazzi della porta accanto, cosa che tra l’altro siamo, senza forzature. Crediamo che molti ragazzi ci riconoscano e si riconoscano in questo tipo di personalità, ma non abbiamo la verità assoluta in tasca ovviamente, questa è solo la nostra percezione di chi ci segue e interagisce sempre con noi.

The Globbers: libertà è non sapere che giorno della settimana è - the globbers intervista - Gay.it

© Riproduzione riservata.