Elena Bonetti (Italia viva), ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, ha preso parte ieri ad un incontro pubblico a Rimini in cui ha affrontato anche il tema delle adozioni per le coppie LGBT. La ministra, senza troppi giri di parole, ha precisato che da questo punto di vista non ci dovrebbero essere interventi di alcun tipo da parte di questo esecutivo, come riportato da Open.
Come ministro per la Famiglia accoglierò eventuali percorsi che il Parlamento decide di mettere in campo. Oggi questi percorsi non sono in pista. Sono argomenti che vanno a toccare la definizione di umanità della nostra società e se il Parlamento deciderà di affrontarli, mi auguro che venga fatto lontano da qualsiasi forma ideologica. In questo momento il nostro Paese ha bisogno di riconciliarsi certamente riguardo ad alcune posizioni polarizzanti.
Discorso differente, fortunatamente, sull’attesa legge contro l’omotransfobia, da settimane ufficialmente in discussione. “Abbiamo tutti gli stessi diritti non perché siamo uguali, ma perché siamo tutti diversi, ed è proprio nella diversità che risiede il valore e l’originalità di una persona“, ha precisato la Bonetti. “Fuori da questa dimensione di universalità, non può esserci tutela. Su questo fronte in Italia c’è un problema enorme“.
In tal senso il deputato dem Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia già presentata alla Commissione Giustizia della Camera, ha chiesto al parlamento tutto di fare in fretta, dopo l’ennesima aggressione omofoba avvenuta in Italia negli ultimi mesi. Il pestaggio ai danni di una ragazza di Potenza, picchiata in strada solo perché lesbica.
La Costituzione impone al nostro Stato di proteggere tutti i suoi cittadini, di garantire a tutti le stesse opportunità. Così non è, anche perché la legge contro l’omotransfobia ancora non c’è. I responsabili la devono pagare, e la devono pagare più cara, come già capita per i crimini e le violenze a sfondo etnico o religioso.
Il Parlamento deve fare in fretta, deve approvare la legge che abbiamo già portato in Commissione Giustizia alla Camera, non ci sono più alibi davanti a tutta questa violenza. Un abbraccio a Giulia e un grande ringraziamento per aver avuto il coraggio di denunciare pubblicamente questo crimine terribile.
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Ci mancherebbe pure che questa Signora , " miracolata" dalla becera politica dei 5Stelle, non accettasse l'eventuale percorso del Parlamento in tema di adozioni ! Ma di suo , la Ministra dellA FamigliA e delle Pari Opportunità cosa farà per combattere l'omotransfobia? Per certo la cadrega le rende bene.