La Segreteria di Stato Vaticana ha incaricato i propri legali di intraprendere, in Italia e all’estero, "le opportune azioni al fine di impedire la circolazione, anche attraverso i mass media, del fotomontaggio, realizzato nell’ambito della campagna pubblicitaria Benetton, nel quale appare l’immagine del Santo Padre con modalità, tipicamente commerciali, ritenute lesive non soltanto della dignità del Papa e della Chiesa Cattolica, ma anche della sensibilità dei credenti". A renderlo noto è proprio la Sala Stampa Vaticana con una nota ufficiale.
Anche dall’Egitto arrivano strali. Per Mahmud Azab, consigliere del grande
imam della moschea del Cairo, la più alta istituzione del mondo islamico sunnita, la campagna pubblicitaria del papa che bacia l’imam Ahmed el-Tayyeb è talmente assurda che "non sappiano ancora se rispondere o meno".
Critiche arrivano anche dalla Casa Bianca dove si descrive un Obama irritato per "l’uso dell’immagine e del nome del presidente per usi commerciali". Nel fotomontaggio si vede il presidente americano che si bacia sulla bocca con l’omologo cinese Hu Jintao.
L’immagine incriminata fa parte della campagna pubblicitaria "Unhate",
lanciata ieri dal gruppo veneto, che mostra una serie di fotomontaggi di leader politici e religiosi che si baciano. Il gruppo Benetton si è difeso, sottolineando che l’unico intento era di "combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma", ma nelle grandi città i cartelloni sono stati ritirati dopo le miacce di querele da parte del Vaticano.
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