"Quello che sta accadendo in Versilia e a Torre del Lago oramai non mi lascia piú dubbi". A dirlo è il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè che sulla situazione di Torre del Lago non rinuncia comunque a capirne di più. Come la deputata del PD Paola Concia che dice: "Continueró a cercare di capire visto che ci sono cose che non mi convincono". Non ha dubbi Franco Grillini: "la procura chiude due locali gay e avvia un’inchiesta penale. Motivo: il rumore, ma li c’é solo il parco e non ci sono abitazioni quindi la ragione vera é che si vuol far fuori l’esperienza del Friendly Versilia".
Dopo due anni di braccio di ferro tra amministrazione comunale e imprenditori gay friendly sono arrivati i sigilli, nel fine settimana, per i due locali da ballo del "miglio gay" invidiato da molte realtà in Italia, che all’esperienza torrelaghese si sono ispirate e hanno cercato di imitare. Lontani, infatti, i tempi in cui quel tratto di costa era il far west di Viareggio, una vera zona di frontiera dove nessuna legge sembrava essere fatta per quel tratto di costa. Troppo strano, quindi, che oggi che quel luogo si è trasformato in meglio, tutte le leggi possibili debbano essere rispettate.
Regole che sono tutt’altro che certe e che mettono in difficoltà chi a Torre del Lago deve investire soldi. L’ultima è la quiete degli uccelli, dei cinghiali e dei daini. "Il Parco naturale è enorme, siamo sicuri che la fauna può spostarsi leggermente più in là se è disturbata dal rumore degli umani", dicono i gestori dei locali gay friendly. "Per non dire che è stato proprio l’uomo a creare artificialmente quel parco".
Quel che sorprende è che gli interessi degli umani siano così trascurati dalle autorità e che, anzi, si rifiutino i turisti che a Torre del Lago vengono a spendere tempo e denaro facendo girare un’economia che altrimenti stenterebbe come in altre parti d’Italia. L’esperienza unica di Friendly Versilia dà fastidio? E’ una domanda che si pongono tanto i clienti quanto gli imprenditori. Trovare la risposta nei provvedimenti amministrativi sarebbe scontato. Senza buone motivazioni che non siano quelle del disturbo alla quiete dei daini, però, non rimane alternativa.
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