"Vogliamo misurare la consapevolezza all'interno della comunità LGBTQI+"

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Un questionario online che vuole raggiungere quante più persone all’interno della comunità LGBTQI+ per osservare quanto persistano stigma e auto-stigma nei comportamenti e nelle relazioni delle persone non eterosessuali.

La ricerca si chiama Stigma Stop ed è promossa da Arcigay con il sostegno incondizionato di ViiV Healthcare. I risultati, elaborati dal dott. Filippo Nimbi, psicoterapeuta e sessuologo, verranno comunicati in occasione del 1°dicembre 2023, Giornata mondiale per la lotta all’Aids.

L’indagine nasce all’interno del progetto più ampio Healthy Peers che dalla fine dell’anno scorso si sta interrogando su come lo stigma impatti sulle persone della comunità e su soggettività differenti.

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Gregory M. Herek, professore di psicologia all’Università della California e autore di numerose ricerche sul pregiudizio contro le minoranze sessuali, ha così sintetizzato:

Lo stigma sessuale si riferisce a tutte quelle forme di giudizio e discriminazione associate al desiderio tra persone dello stesso genere, a determinati comportamenti sessuali e/o relazionali, e a tutto quello che coinvolge minoranze sessuali. Questo tipo di stigma si può manifestare in contesti istituzionali e legislativi e può tradursi in forme di violenza fisica e psicologica. Le persone percepite come non eterosessuali o non cisgender sono spesso oggetto di azioni di bullismo, abusi fisici, abusi sessuali e violenza.  Ma l’internalizzazione dello stigma nelle persone della comunità LGBTQIA+ si manifesta anche come auto-stigma: una forma di pregiudizio verso sé stessə, in cui il concetto di sé è congruente con la risposta stigmatizzante della società.

Per indagare quanto permanga lo stigma e l’auto-stigma abbiamo bisogno di una larga adesione, auspichiamo che saranno almeno 500 le persone a dare una risposta. In questo modo sarà possibile tracciare quanto la nostra comunità soffra del minority stress, ovvero quella sofferenza dovuta proprio allo stigma e al pregiudizio che fa parte di soggettività diverse”- spiega Ilenia Pennini, responsabile Salute di Arcigay.

“Grazie ai risultati di questa indagine otterremo dati fondamentali riguardo a come lo stigma e l’auto-stigma impattano sulla vita delle persone della comunità LGBTQIA+ e sul loro approccio alla salute e al benessere sessuale. Lo scopo è di tracciare linee guida e raccomandazioni per contrastare le discriminazioni che avvengono quotidianamente”

Lo stigma sulla sessualità – conclude Pennini – è una barriera al piacere di tuttə. Difendere il diritto a una sessualità libera è una battaglia per la dignità e per l’uguaglianza. Questa indagine aiuterà a registrare anche il livello di auto-stigma che esiste nella comunità e ad elaborare conseguenti e scientificamente fondati interventi di peer-education”.

Il questionario, totalmente anonimo, si compila online in pochi minuti cliccando questo link.

 

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