Un carnevale a tinte omofobe, quello andato in scena a Imotski, in Croazia. Nel weekend scorso, infatti, l’effigie di una coppia gay, avvolta in una sciarpa arcobaleno e con una bambola tra le braccia, è stata data alle fiamme in piazza, tra gli applausi.
Il volto della bambola era quello del deputato del Partito socialdemocratico di sinistra Nenad Stazić, che ha recentemente chiesto l’adozione per le coppie LGBT.
Prima che l’installazione venisse bruciata, un uomo ha così arringato la folla: “Questa è la cultura della morte. Quest’anno diamo fuoco a questa grottesca famiglia con il bambino Nenad Stazić!”. Mentre l’effigie prendeva fuoco, la folla, compresi bimbi piccoli, danzava.
La Croazia vieta la discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere, con le coppie gay che possono unirsi civilmente ma non sposarsi. Anche il presidente croato Zoran Milanović ha condannato quanto accaduto a Imotski. “Il simbolico rogo simbolico della coppia omosessuale con un bambino è disumano, spiacevole e totalmente inaccettabile. L’odio per gli altri, l’intolleranza e la disumanità non sono e non saranno mai una tradizione croata. Monitorerò la risposta delle nostre istituzioni pubbliche, soprattutto dal momento che i roghi sono stati seguiti anche da molti bambini, che hanno assistito alla diffusione dell’odio e all’istigazione alla violenza“.
A seguire il folle carnevale, che nel finale vede l’accensione dei fantocci.
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