Con il passare degli anni l’editore tedesco Gmunder sembra sempre più deciso a diventare il baricentro dell’illustrazione omoerotica in Europa. Ormai i libri dedicati ai fumetti e alle illustrazioni erotiche gay costituiscono una buona percentuale del suo catalogo, che col tempo si è arricchito di molti talenti provenienti dal vecchio continente. Infatti, se inizialmente la Gmunder si era rivolta prevalentemente agli autori già popolari negli Stati Uniti, ultimamente – in buona parte grazie ad internet – ha scoperto che tantissimi artisti molto più vicini aspettavano solo di essere valorizzati.
Così sotto il marchio Gmunder sono stati pubblicati i disegni di nuovi artisti spagnoli, tedeschi, portoghesi, italiani e – ora – persino svedesi. Infatti l’ultimo volume che la Gmunder ha dedicato all’arte omoerotica è animato proprio dai disegni dello svedese Bastian Jonnson, che ha messo sulla carta tre no-word comics (fumetti senza parole) ideati da Dale Lazarov, che sembra ormai essersi specializzato in questo genere. "Nightlife", infatti, è il terzo libro Gmunder dedicato ai no-word comics di Dale Lazarov (dopo Sticky e Manly), e a quanto pare questo stile sembra incontrare i gusti del pubblico, dato che Nightlife è appena andato esaurito presso l’editore e sarà necessaria una nuova ristampa. Quali sono le chiavi del successo dei no-word comics di Dale Lazarov?
Intanto si tratta di opere che puntano sull’espressività delle situazioni e delle avventure erotiche dei loro protagonisti, e cioè su un linguaggio universale che tutti possono comprendere a prescindere dalla loro nazionalità. Non dimentichiamo, infatti, che la Gmunder ha una distribuzione internazionale e che, anche se l’inglese è ormai diffuso a tutte le latitudini, rimane un deterrente per chi lo conosce poco o per nulla. Inoltre, considerando che si tratta di racconti a tema erotico, non sempre l’inserimento di testi e nuvolette rende la narrazione più fluida, soprattutto se il lettore occasionale cerca un coinvolgimento immediato. Ovviamente, nei no-word comics, il disegnatore ha una responsabilità in più, visto che è interamente responsabile della buona riuscita della storia, ma per fortuna artisti come Bastian Jonsson riescono a cavarsela molto egregiamente, con un tratto meticoloso, personaggi espressivi e inquadrature ben ritmate.
Nella prima storia (Hard Cases) un locale gay è animato da una piccola gara fra aspiranti cantautori, e sono proprio due di loro (decisamente tendenti al bear) che – dopo essersi conosciuti in questa occasione ed essersi fatti i complimenti – decidono di passare insieme una notte decisamente hot (con tanto di dildo extra-large). All’alba i due si congedano, ma da quel momento in poi diventeranno un duetto vocale. La seconda storia (Layover) parte nel cuore della notte in un aeroporto in cui buona parte dei voli sono stati cancellati. Nella sala d’attesa due passeggeri sfortunati si conoscono, si piacciono, e così decidono di fare buon viso a cattivo gioco dividendo la camera d’hotel, trascorrendo una notte all’insegna del piacere più travolgente. Alla fine si piacciono talmente tanto che decidono di partire insieme per le vacanze. La terza e ultima storia (Closing Time), infine, prende il via da una chiesa sconsacrata trasformata in una discoteca gay.
Qui un ragazzo dal look punk ha un fugace scambio di sguardi col buttafuori (decisamente più maturo di lui), ma alla fine decide di passare la serata con un coetaneo conosciuto all’interno della disco. Una volta usciti, però, i due vengono assaliti da una banda di teppisti omofobi, e il ragazzo punk viene piantato in asso dal suo amico quando le cose si mettono male. Per fortuna il buttafuori di prima si trova a passare di lì e mette in fuga i teppisti, conquistando il ragazzo che lo invita a casa sua per sdebitarsi e passare insieme una notte di sesso appassionato. Tuttavia il tempo passa e i due continuano a frequentarsi, fino a quando non decidono di vivere insieme. Come si può intuire da questo breve riassunto il tono dei tre racconti è estremamente romantico e ottimista, e nonostante i momenti di sesso che costituiscono la parte centrale delle vicende, quello che rimane è la sensazione di dolcezza e passione (mai fine a sé stessa) che hanno saputo comunicare. I fumetti omoerotici hanno davvero fatto il salto di qualità? Forse è presto per dirlo, ma probabilmente la strada è quella giusta.
di Valeriano Elfodiluce
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