È arrivata ieri su Disney+ Echo, nuova serie Marvel che potrebbe dare una svolta decisa alla serialità Marvel degli ultimi anni. In meglio.
Echo è uno spin-off/sequel di Daredevil e Hawkeye, con Charlie Cox e Vincent D’Onofrio di ritorno sul set al fianco di Alaqua Cox, 26enne riconfermatissima nei panni di Maya Lopez, villain pronta a tramutarsi in anti-eroina, furiosa sicaria qui protagonista assoluta, il cui comportamento spietato vissuto a New York la raggiunge nella sua città natale. Se vuole sperare di andare avanti Maya dovrà affrontare il suo passato, ricollegarsi alle sue radici di nativa americana e abbracciare il significato di famiglia e comunità.
Produttrice e regista di Echo, i cui 5 episodi sono già tutti on line, Sydney Freeland, regista dichiaratamente trans 10 anni fa esplosa al Sundance con il lungometraggio Drunktown’s Finest. Freeland ha confessato come l’essere transessuale e navajo l’abbia aiutata nel girare Echo e ad entrare in contatto con la sua protagonista, sordomuta e con una protesi alla gamba.
“Penso che, provenendo da diverse comunità emarginate, sono abituata a essere travisata e ritratta male nei media”. “Così, quando ho visto che si trattava di un personaggio sordo e indigeno, è stato incredibilmente eccitante per me, perché le cose che potrebbero essere estranee o diverse per gli altri, per me sono incredibilmente normali. Questo è lo spazio in cui amo stare. È lo spazio in cui amo operare”. “Detto ciò, la mia esperienza personale ha contribuito a definire il mio approccio a questo progetto”. “E poiché non sono sorda, mi ha permesso di aprirmi a persone che hanno vissuto quell’esperienza e che hanno le competenze necessarie per entrare nel progetto e aiutarci a dare forma alla narrazione“.
Prima di dare il via alle riprese, Freeland è andata in Oklahoma per incontrare la Nazione Choctaw, dialogando con tutti loro. “Crescendo è sempre stato emozionante ogni volta che si vedeva un nativo sullo schermo, che fosse Balla coi lupi o Segnale di fumo. Ogni volta che c’era un personaggio nativo americano, mi ci buttavo sopra e lo vivevo appieno”. “Quindi avere un’intera serie Marvel guidata da un personaggio indigeno, un personaggio sordo, è incredibilmente eccitante. È incredibilmente gratificante. Non vedo l’ora che la gente conosca Maya Lopez”.
E Maya Lopez è finalmente tornata in streaming, con una serie adulta che ha visto la serialità Marvel firmata Disney virare verso quella violenza e quella più spiccata maturità che avevano contraddistinto le serie Marvel made in Netflix. Non a caso con Echo tornano in gioco sia Daredevil che Wilson Fisk \ Kingpin, con un rapporto malsano tra Maya e suo zio che da subito esplode sul piccolo schermo, con scene d’azione ben coreografate e scazzottate da togliere il fiato, tra sete di vendetta e redenzione.
Supereroina nativo americana tra i pochi personaggi sordi dei fumetti, Echo nasce nel 1999 dalle menti di David Mack (testi) e Joe Quesada (disegni). Ora, dopo 25 anni, si è meritata una serie tutta sua.
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