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ROMA – Sono tanti, sono bellissimi. Sono i ragazi e le ragazze che hanno annunciato, sulle pagine dello Speciale di Gay.it, la loro partecipazione al Kiss2PaCS, la manifestazione in programma sabato 14 febbraio a Roma. Ad affollare piazza Farnese verranno da tutta Italia: ci sono coppie – e anche tanti single – da Udine e da Potenza, da Padova e da Napoli, da Cagliari e da Cosenza…
Le coppie si esibiranno in baci iper-collaudati, come quello di Paolo e Michele di Pisa, che stanno insieme da 14 anni: «non partecipiamo frequentemente ai vari pride, per motivi di lavoro, e non facciamo neanche attivismo politico» dicono, ma a Roma hanno scelto di esserci, per testimoniare il loro legame e per dedicare il loro bacio «a tutte le coppie che non hanno il coraggio o la possibilità di farlo». Paolo e Michele hanno due visioni diverse della coppia: «Io mi sposerei – dice il primo – ma il mio compagno non crede nell’amore suggellato da una firma». Ma il problema, secondo loro, tarderà a porsi: «Le speranze che il PACS venga discusso in questa legislatura (con il governo che ci ritroviamo) sono davvero poche» concludono amari.
Cri e Lu sono, invece, una “coppia giovane”: stanno insieme solo da 11 mesi, nonostante le difficoltà (Cri abita in provincia di Alessandria e Lu a Roma). Pur non essendo attiviste lesbiche, partecipano per quanto possibile, a Pride e manifestazioni: «Si dice che la speranza è l’ultima a morire – dicono riferite alla possibilità di ottenere una legge sul PaCS – ma in quanto a crederci veramente, credo non sia facile. Certamente se fosse possibile ci sposeremmo». Le due ragazze dedicano il loro bacio «all’amore, all’amore senza distinzioni, perchè non vogliamo barriere, solo rispetto».
Anche Giorgio e Ray, che pure convivono dal luglio del 2001, hanno due visioni diverse del matrimonio: Giorgio si sposerebbe («voglio anche i figli», dice), Ray per ora aspetta che glielo chieda poi si vedrà… Entrambi vengono da Modena, dove Giorgio è residente del locale circolo Arcigay, mentre Ray ne segue la parte amministrativa. E’ naturale, quindi, che loro siano degli “habituè” dei Pride: «Padova, Milano Bari, Roma, Verona non sono più solo località geografiche ma anche di partecipazione ad eventi importanti» dicono. Ma a Roma la loro presenza avrà un valore particolare, in sostegno di tutte le coppie e del PaCS, per il quale, però, nutrono scarse speranza: «Può anche darsi che la legge sul Pacs venga discussa in Parlamento entro la fine dell’anno, ma perchè passi dovremo baciarci ancora molti anni in piazza…»
Stanno cominciando a pensare di fare attivismo anche Stefania e Valeria, che arriveranno a Roma da Parma. Insieme da 7 anni e mezzo, le due ragazze non sono sicure di volersi sposare: «Ci piacerebbe essere libere di prenderlo in considerazione come sodalizio sentimentale – dicono – ma sarebbe già un primo passo importante il riconoscimento della coppia in quanto progetto di vita e di amore senza alcuna discriminante, quindi avere il diritto di realizzare tale progetto sotto la tutela delle leggi dello Stato». Baciandosi in piazza Farnese, Stefania e Valeria penseranno «a tutti quelli che non potranno esserci per tanti e importanti motivi, a tutti quelli che comunque si baceranno in quel momento in qualsiasi parte d’Italia si trovino, partecipando volontariamente o involontariamente a questa bellissima manifestazione d’amore, a tutte le coppie di mariti e mogli italiane che magari per un giorno sentiranno più grande e più forte il loro privilegio, rispetto alle migliaia di coppie consolidate che solo per il fatto di non riconoscere nel matrimonio il loro ideale di vita o addirittura di non poterlo neppure sognare, sono costrette a subire ingiustizie possibili solo in un Stato non più civile nemmeno nelle parole, figuriamoci nei fatti. Ma se è vero che lo Stato siamo noi…»
Non vedono l’ora di potersi sposare, invece, Giovanni e Chris di Bologna, sognano «una grande festa, con amici e parenti». Non è la prima volta che i due partecipano a una manifestazione per le unioni civili: si sono, infatti, “promessi” alla manifestazione che ci fu a Como nel ’99. Dopo di allora, nemmeno un Gay Pride, fino allo scorso giugno: «in compagnia di amici ci fiondammo a Bari, per vari motivi – racconta Giovanni – e devo dire che mi ha dato più forza di quella che avevo». Giovanni è ottimista anche sull’approvazione della legge sul PaCS: «Non so se sarà discussa entro la fine dell’anno, ma ormai l’Italia deve per forza di cose adeguarsi ai fratelli europei no?»
Non sono altrettanto ottimiste Chiara ed Elisa, anche loro bolognesi: «Considerando la velocità di esecuzione per qualunque cosa in Parlamento, credo che sarà moooolto difficile l’approvazione – dicono – Inoltre abbiamo pur sempre il Vaticano che continuerebbe a sgretolarci ogni speranza». Chiara ed Elisa stanno insieme da più di tre anni, ma si sposerebbero subito. «Generalmente ci fa piacere partecipare a manifestazioni quali Pride e WorldPride – affermano sicure – troviamo sia un modo per conoscere altre persone e soprattutto per manifestare a favore del nostro orgoglio di essere lesbiche». Il loro bacio, il 14 febbraio sarà dedicato «all’ugualianza tra le coppie, ma soprattutto all’amore libero da ogni vincolo, per tutti e di tutti».
KISS2PACS
^S14 febbraio 2004^s
Piazza Farnese – ROMA
Programma della giornata
ore 16.00 – ritrovo in Piazza Farenese a Roma; musica con il dj Francesco Belais
ore 17.00 – performance di Vladimir Luxuria
ore 17.30 – Fabio Canino e La Pina conducono il Kiss2PaCS: brevi interventi politici
ore 18.00 – E’ il momento del bacio
ore 18.30 – Interventi di Viola Valentino e altri artisti a sorpresa.
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