Anche single e lesbiche hanno diritto all’inseminazione artificiale. Lo ha sancito la Corte Suprema australiana che ha respinto un appello presentato dalla Chiesa cattolica e dal Governo di Canberra per impedire che anche le donne non sposate potessero sottoporsi alla fecondazione in vitro.
La decisione – giunta a conclusione della vicenda legale di Leesa Meldrum, che aveva chiesto il riconoscimento del diritto di sottoporsi alla fecondazione artificiale nonostante l’opposizione della Conferenza dei vescovi – apre la strada alla riforma della legge da tempo chiesta da lesbiche e single e promessa due anni fa dal premier John Howard.
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