Sono finite nel più tragico dei modi le ricerche dell’ex presentatore di Network 10 Jesse Baird e dell’assistente di volo della Qantas Luke Davies, scomparsi il 19 febbraio. I due uomini sarebbero stati uccisi dall’agente di polizia australiano fuori servizio Beaumont Lamarre-Condon, ex compagno di Baird. Dopo giorni di ricerche, i due corpi senza vita sono stati ritrovati a Bungonia, a 120 miglia da Sydney.
La polizia del Nuovo Galles del Sud ha dichiarato:
“Nell’ambito delle indagini in corso sotto la Strike Force Ashfordby, gli investigatori della omicidi sono entrati in penitenziario intorno alle 11 di oggi (martedì 27 febbraio 2024) e hanno parlato con un uomo di 28 anni. Gli investigatori hanno successivamente visitato una seconda proprietà in Jerrara Road, Bungonia, intorno alle 13 di questo pomeriggio. Nella proprietà sono stati rinvenuti resti umani ed è stata individuata la scena del crimine, che è in fase di esame forense. Anche se i corpi devono ancora essere formalmente identificati, si ritiene che siano quelli di Luke Davies e Jesse Baird. Verrà effettuato un esame autoptico per confermare la causa della morte”.
Baird e Davies, rispettivamente di 26 e 29 anni, erano stati visti l’ultima volta insieme a casa di Baird, nel sobborgo di Paddington, a est di Sydney. La scorsa settimana il sovrintendente della polizia del New South Wales Daniel Doherty aveva detto in conferenza stampa che a casa di Baird era stato rinvenuto del sangue e un bossolo. Quest’ultimo apparteneva all’arma di ordinanza del poliziotto fuori servizio. Lamar-Condon e Baird si erano lasciati più o meno “un paio di mesi fa“.
La coppia sarebbe stata uccisa proprio all’interno della casa del presentatore tv, con i corpi senza vita poi portati via con un furgone bianco. Karen Webb, commissario di polizia del New South Wales, ha parlato di “crimine passionale”, suscitando non poche polemiche. “Intendevo dire che è un crimine e ovviamente si tratta di violenza domestica, stalking e omicidio. Quello che intendevo è dire che in realtà non si tratta di un crimine d’odio contro i gay“, ha poi aggiunto.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.