Anche quest’anno, dal primo al quattro novembre, avrà luogo Lucca Comics & Games, la manifestazione più grande e importante d’Italia per quel che riguarda il fumetto e il mondo dell’immaginario moderno nelle sue varie declinazioni: videogames, manga, letteratura fantastica, giochi di ruolo e quant’altro. Stando ai dati dell’anno scorso questa manifestazione è diventata anche la terza al mondo per numero di presenze, anche se purtroppo bisogna rilevare che la sua crescita non è andata di pari passo con la visibilità della sua componente lgbt. Intendiamoci: i visitatori lgbt non mancano e sono sempre più visibili, anche attraverso una serie di cosplayer, cioè impersonatori di personaggi dei fumetti e dell’animazione, sempre più espliciti, e ogni anno non mancano novità editoriali dai risvolti lgbt.
Tuttavia è davvero impressionante la totale mancanza di iniziative che si rivolgano ufficialmente alla comunità lgbt in quanto tale. Per capire meglio la situazione basta fare un confronto con la New York ComiCon e la San Diego ComiCon di quest’anno, due fra le manifestazioni fumettistiche più importanti degli USA. In entrambi i casi le iniziative di interesse lgbt della fiera, o che si tenevano in città in occasione della fiera stessa, erano tante e tali che le associazioni gay hanno dovuto realizzare un opuscolo dedicato, di quattro pagine per la New York ComiCon e addirittura di dodici per la San Diego ComiCon. E parliamo di conferenze, presentazioni, ospiti e persino feste per gli appassionati di fumetti organizzate nei locali gay della città. Com’è possibile questa grande differenza fra la situazione statunitense e quella italiana? Forse per capirlo bisogna partire dalle associazioni gay che hanno realizzato i volantini sopracitati, e in particolare prismcomics.com e geeksout.com, due associazioni operative da diversi anni nella promozione della cultura del fumetto lgbt e dei suoi protagonisti.
Infatti stiamo parlando di associazioni gay che hanno un’area di intervento specifica, e cioè il fumetto e l’immaginario pop, e che puntano alla legittimazione e alla valorizzazione del mondo lgbt in questo specifico settore culturale. Questo vuol dire che possono concentrare le loro risorse su una serie di obbiettivi chiari e molto concreti, coinvolgendo persone che, essendo appassionate, hanno già una serie di competenze per garantire e promuovere al meglio le iniziative lgbt in occasioni delle fiere di fumetti. In Italia, dove ogni associazione lgbt si occupa praticamente di tutto e dove i volontari devono essere dei tuttofare a prescindere dalle loro competenze, la situazione è diversa. I fumetti, ad esempio, vengono facilmente considerati di scarsa importanza e ignorati, o magari gestiti con approssimazione dai non appassionati.
Negli USA, invece, stanno nascendo sempre nuove associazioni gay che puntano all’immaginario pop, e che organizzano sempre più manifestazioni specifiche: la BentCon per gli appassionati gay di fumetti, la GaylaxiCon per gli amanti di letteratura fantastica, la GaymerCon per chi preferisce i videogames, solo per citarne alcune. Tuttavia non bisogna pensare che queste associazioni dimentichino la comunità nel suo insieme, o che magari trascurino la cultura gay: basti pensare che geeksout.com, che ha sede a New York, ha organizzato diverse feste a tema nello storico locale Stonewall Inn, mentre non si contano le iniziative benefiche, come ad esempio le aste di disegni originali, per aiutare associazioni gay impegnate su altri fronti. Certo negli USA c’è un senso della comunità gay molto diverso da quello italiano, tuttavia è anche vero che il ruolo di un’associazione gay dovrebbe essere anche quello di trasformare tanti individui in una comunità, magari partendo anche dalla passione per i fumetti.
di Valeriano Elfodiluce
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