Con il tragico amore gay nel video Colapesce ci riporta alla mente cattivi ricordi, ma la canzone (che cita anche Milano) vale la pena.
È stato caricato su YouTube con l’avvertenza che le immagini “non vogliono urtare la sensibilità di nessuno, solo raccontare una storia di fantasia (ispirata da reali fatti di cronaca)”. Nonostante ciò la clip di “Maometto a Milano”, estratta dal nuovo album “Infedele” di Colapesce, è stata vietata ai minori di 18 anni dalla piattaforma.
Il terzo singolo del cantante siracusano riporta indietro le lancette dell’orologio di pochi anni, durante l’espansione dell’Isis in Iraq e Siria, quando il Califfato suscitava terrore lanciando dagli edifici presunti omosessuali. Uno scenario che il cantautore collega con la sua città d’adozione, Milano, presa un po’ a simbolo della ricchezza e della sua contraddittoria distanza.
Maometto forse è nato a Milano
Aperitivo con Negroni sbagliato
Il qualunquismo che poi genera soldi
Siete tutti felici siete tutti risolti
Nel video realizzato con Ground’s Oranges, il collettivo di videomaker catanesi capitanato dal regista Salvo Nicolosi, due combattenti di Daesh si innamorano e vengono scoperti durante un rapporto, con le tragiche conseguenze che si possono immaginare.
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