10 giorni dopo l’esplosione avvenuta all’interno del palazzo del Comune di Rocca di Papa, è deceduto il sindaco Emanuele Crestini, che da eroe, come il comandante di una nave, è stato l’ultimo ad abbandonare lo stabile in fiamme. Pur di portare in salvo tutti gli impiegati, Crestini aveva subito ustioni e respirato troppo a lungo l’acre fumo. Ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, è deceduto, 4 giorni prima di compiere 47 anni.
Domani, a Frosinone, il Lazio Pride sarà a lui dedicato, perché fu proprio lui, Emanuele Cristini, il primo sindaco del Lazio a celebrare un’unione civile.
“Il Lazio Pride di domani a Frosinone lo inizieremo dedicando un minuti di silenzio al sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini, morto per salvare i dipendenti comunali – dichiarano i portavoce Lazio Pride Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly. Fu il primo sindaco nel Lazio nel 2016 ad applicare la legge sulle unioni civili sposando Sandro e Bobby. Vanno le nostre condoglianze a parenti, amici e concittadini.”
I due ragazzi uniti civilmente da Cristini si chiamavano Alessandro Mele, detto Sandro, e Bojan Nikolov, detto Bobby, da 13 anni insieme prima di giurarsi amore eterno. “Abbiamo voluto farlo sia per un motivo sentimentale, per rinsaldare anche di fronte alla legge la nostra unione, sia per un motivo prettamente civile. I vantaggi sono evidenti, soprattutto sul fronte della tutela per i componenti della coppia. Le pratiche e i documenti da presentare e fare in Comune sono un po’ quelli del matrimonio, ma non servono pubblicazioni“, dissero all’epoca al quotidiano locale Il Mamilio.
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