Lazio Pride 2023: “Con noi Tiziano Ferro c’è da sempre, di sua iniziativa, semplicemente perché ci crede” – INTERVISTA

In occasione del Lazio Pride di Latina di Sabato 8 luglio, abbiamo intervistato la portavoce Anna Claudia Petrillo.

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Sabato 8 luglio  alle ore 15:30 in via Carlo Romagnoli prenderà vita la nuova edizione del Lazio Pride, nelle ultime settimane accompagnato da furenti polemiche per il patrocinio prima concesso e successivamente negato dalla sindaca di Fratelli d’Italia.

Per la terza volta nella storia, dopo le edizioni del 2016 e 2017, il Pride torna così nel capoluogo pontino e per la prima volta attraverserà i luoghi di aggregazione sociale e culturale che si trovano nel centro storico della città.

Nell’attesa abbiamo intervistato Anna Claudia Petrillo, portavoce Lazio Pride, proseguendo così la nostra lunghissima estate dell’Orgoglio con interviste a tutti gli organizzatori di tutti i Pride d’Italia.

Lazio Pride 2023: "Con noi Tiziano Ferro c’è da sempre, di sua iniziativa, semplicemente perché ci crede" - INTERVISTA - Lazio Pride 2 - Gay.it

Partiamo dalla stretta attualità. La sindaca Celentano ha prima concesso il patrocinio al Lazio Pride di Latina, per poi negarlo dopo le proteste di Pro Vita e di Fratelli d’Italia, replicando quanto già accaduto a Roma con il presidente della regione Rocca. A suo dire le avreste chiesto di “violare la legge”. Vogliamo ricostruire quanto avvenuto, passo passo?

“In realtà, il Patrocinio non è mai stato concesso. La sindaca Celentano ha dichiarato pubblicamente in una lettera a Tiziano Ferro di volerlo concedere salvo poi dopo 24h ritirare le sue intenzioni. Almeno pubblicamente, FDI non si è espressa. Mentre i provita immediatamente hanno attaccato la sindaca, accusandola di tradimento. Noi non le abbiamo mai chiesto di violare la legge, anzi nel comunicato le abbiamo specificato di essere consapevoli che una sindaca non può violare le leggi dello Stato: le abbiamo semplicemente chiesto di battersi con noi per cambiare la legge come stanno facendo tanti Sindaci, anche della sua parte politica. Penso a Conte delle Lega”. 

Detto che un Pride si fa comunque con o senza patrocinio, perché è così importante avere la vicinanza delle istituzioni?

“Secondo me non è solo importante, è proprio un tema democratico. Chiediamo Patrocini alle istituzioni, agli enti non al colore politico che rappresentano. Istituzioni che sono chiamate a garantire i diritti di cittadinanza, a tutte e tutti i cittadini. Non solo ai loro elettori”. 

Quali altri patrocini avete ricevuto, una volta ‘perduto’ quello di Latina?

“Abbiamo ricevuto il patrocinio da Cori, dalla provincia di Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Sezze, Roccacorga, Priverno, Pontinia, Spigno Sarurnia”. 

A Latina il Lazio Pride c’era già stato nel 2016 e nel 2017. Perché tornarci così a stretto giro?

“Sono passati sei anni, qui è cominciata la storia di Lazio pride e dopo aver attraversato tutti i capoluoghi della regione Lazio, torniamo a Latina questa volta con una vera e propria parata”.

Tiziano Ferro ha dato anche quest’anno il proprio sostegno al Lazio Pride. Detto che questo sabato sarà in concerto ad Ancona, avete mai provato ad averlo in presenza?

Come ha dichiarato pubblicamente, è dispiaciuto di non poter essere con noi. Però ci tengo a dire una cosa: Tiziano Ferro c’è da sempre, di sua iniziativa, semplicemente perché ci crede. È lui che con spirito di servizio per la comunità ha scelto di mettere a disposizione la sua visibilità. Penso che sostenere con così forza un pride di provincia è un fatto straordinario“. 

Qual era fino ad oggi il rapporto della comunità queer locale con il sindaco e la giunta?

“La giunta si è insediata da poco più di un mese… non c’è stato proprio il tempo di costruire un rapporto”.

Il Lazio Pride 2023 ha un tema specifico? Un motto?

“Abbiamo scelto come slogan “Pride libera tutt!” e 4 parole (lotta, amore, identità e diritti) associate a 4 luoghi simbolo (piazza del quadrato, stadio, palazzo M, comune). Attraverseremo le strade della città facendo tappa in questi 4 luoghi simbolo della città di fondazione (fascista) per riappropriarci di questi spazi perché la città non è immobile ma in divenire: noi ne siamo parte, noi l’abitiamo, noi scriviamo la storia”.

Ci saranno madrine? E se sì, con quali criteri sono state invitate?

“Lazio Pride per scelta politica da sempre non ha madrine, padrini ma portavoce. Ed eventualmente ospiti e testimonial. Il pride è un grande spazio di visibilità e rivendicazione della comunità lgbtqia+ e solo il loro”. 

Quali sono le associazioni e i soggetti che hanno organizzato il Pride?

Lazio pride è un’associazione costituita di associazioni composta da Arcigay Roma, Arcigay Latina, Arcigay Frosinone, Arcigay Rieti, Arcigay Viterbo, Differenza Lesbica, Gay Center e Azione trans. Insomma, non ci annoiamo mai”. 

Che messaggio volete mandare alla politica nazionale?

“Di avere coraggio. La società è cambiata e la politica è lontana anni luce dai bisogni delle persone. Le persone sono stanche, non ci credono più. È il tempo della radicalità, nel senso etimologico della parola. Andare alla radice delle cose significa però uscire dallo scontro polarizzante a cui assistiamo ogni giorno e ragionare sulla complessità e la pluralità che rappresentiamo. Serve uguaglianza di diritti, serve subito: le leggi sono urgenti perché passano sui corpi e le vite delle persone”.

Foto cover: FB Lazio Pride

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