Non c’è nessun legame tra pedofilia e omosessualità: le teorie psichiatriche che ipotizzano un nesso sono "assolutamente prive di fondamento". Lo chiarisce il prof. Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici (Aippc), dopo le parole del Cardinal Bertone secondo il quale invece «c’è una relazione tra omosessualità e pedofilia».
«È una tesi senza fondamento – sottolinea, interpellato dall’AGI, il presidente degli psichiatri cattolici – perché il pedofilo è attratto da soggetti pre-puberi, che non hanno sviluppato la sessualità, e quindi la pedofilia è una perversione che prescinde assolutamente dall’orientamento sessuale». Non a caso, sottolinea Cantelmi, «dei 10.000 pedofili accertati che ci sono in Italia, la maggior parte ha una vita "normale", con famiglia, e mostrano tendenze eterosessuali. La pedofilia è una perversione psichiatrica che colpisce narcisisti e antisociali, e nasce prima che si sviluppi la tendenza sessuale, quindi in quanto tale riguarda sia etero che omosessuali».
Bertone, secondo Cantelmi, «forse si riferiva semplicemente ai casi di pedofilia nel clero, che spesso riguardano casi di minorenni già sviluppati, e quindi in quel caso non si può parlare di pedofilia in senso stretto ma di omosessualità».
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