MILANO – A pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, sia Dave Gahan, frontman del gruppo, sia Martin Gore, mente creativa, sono usciti con due cd da solisti, cosa che ha allarmato non poco i numerosi fans del leggendario gruppo. “Paper Monster” (Mostri di carta) è il titolo del lavoro di Dave, in due versioni, una normale ed un’edizione speciale limitata, contenente un Dvd con video, un piccolo film, gallery di foto e quant’altro (la differenza di prezzo è solamente di 1 Euro). Per promuovere il disco Gahan è partito per un tour europeo, 22 concerti, con una tappa italiana, all’Heineken Festival di Imola ed un tour negli States che partirà il 18 luglio da Atlanta per concludersi a Los Angeles a fine agosto.
Questo è stato il motivo che lo ha spinto, superata la soglia dei quaranta e dopo aver cantato per anni brani scritti da Gore, ad iniziare la carriera di solista: “Martin ha un suo stile particolare, ma per me è importante mettermi alla prova su qualcosa di diverso nell’album solista”. È, infatti, egli stesso autore di tutte e dieci le tracce del cd, insieme a Knox Chandler. Il lavoro è prodotto e mixato da Ken Thomas che in passato ha collaborato con David Bowie ed i Queen. Il titolo allude al fatto di aver imparato ad affrontare e controllare le sue paure, quelle che lui chiama i mostri di carta, dopo aver superato innumerevoli esperienze, aver abusato di droghe ed alcool ed aver sostenuto tournée sfiancanti in giro per il mondo.
“Counterfeit2” è invece il titolo dell’album solista di Martin Gore, uscito già da un paio di mesi, preceduto dal singolo “Stardust”, un pezzo di Dave Essex degli anni ’70. Un album di cover quindi, la rivisitazione di brani ai quali il musicista si sente più legato e scelti non per motivi stilistici. “Non credo che sia una buona idea registrare canzoni mie al di fuori dei Depeche Mode perché non sono un autore prolifico” ha dichiarato in un’intervista. Per contro Dave Gahan sostiene che invece la scelta di Martin sia più caratteriale, affermando che lui ha semplicemente paura di cantare da solo le sue canzoni, giacché dovrebbe affrontare il pubblico senza intermediari.
All’inizio i rapporti tra i due sembravano buoni, e le esperienze da solisti solo una breve parentesi, ma ultimamente non sono mancate dichiarazioni velenose. Pochi giorni prima del concerto italiano, Gahan ha, difatti, usato parole piuttosto dure nei confronti del collega in un’intervista rilasciata per una testata tedesca: “Se per i Depeche Mode vi sia un futuro, dipende molto da quanto Martin Gore abbia voglia di cambiare e sia sufficientemente aperto al cambiamento. Ciò che so è che le cose non andranno avanti come sono andate. Voglio essere coinvolto maggiormente nel lavoro sulle nuove canzoni. Posso anche rimanere, ma di ordini non ne prendo più. Martin a volte mi dice addirittura come cantare certi passaggi, e spesso mi sono sentito uno strumento usato da altri”.
Comunque vadano le cose, dovremo aspettare un bel po’ di tempo prima di rivedere i Depeche Mode in azione. Pare che rientreranno in studio verso la metà del 2004 e quindi, probabilmente dovremo aspettare il 2005 prima di un loro nuovo disco. Ad Imola Dave ha cantato anche brani dei Depeche: “non sono più di Martin o miei – ha dichiarato – una volta che hai scritto una canzone appartiene a tutti”.
di Francesco Belais
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